Disabilità, associazioni onlus sul piede di guerra

10 giugno 2009 | 16:49
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Disabilità, associazioni onlus sul piede di guerra

Ardea – ‘Sprecate risorse che si sarebbero potute trasferire ai servizi sociali. Assessore e dirigente ci diano delle risposte’

Il Faro on line – Le associazioni onlus che si interessano dei bambini con handicap sono uniti per lo scopo comune dei diritti e tutela dei bambini e famiglie che ogni giorno devono fronteggiare la disabilità del proprio piccolo congiunto. Le associazioni del settore, non escludono forme di protesta secondo legge, pur di ottenere per i propri associati il rispetto dei diritti che ogni bambino dovrebbe avere specialmente se diversamente abile. “Questa sensibilità – spiegano – sembra non appartenere al dirigente e all’assessore del settore servizi sociali. Quest’anno, infatti, per incapacità di chi doveva provvedere politicamente e burocraticamente affinché questi bambini avessero la possibilità di usufruire come in passato dei campi estivi è venuta a mancare, servizi che attualmente forniscono il Comune di Pomezia e tutti quei Comuni ove l’interesse per i più deboli sta a cuore. Purtroppo quest’anno non sarà possibile, mancano non solo i soldi, ma anche il personale specializzato, che l’ufficio servizi sociali è stato  incapace di assicurare anche perché non ha provveduto a chiedere i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Lazio”.
I presidenti delle associazioni se non verranno ascoltati, chiederanno di essere riuniti ad oltranza nella casa comunale, magari chiedendo l’intervento del Prefetto e dell’assessore ai servizi sociali della Regione Lazio.
“Una situazione questa venutasi a creare per l’insensibilità di chi non ha a cuore certe problematiche. Di chi, adducendo puerili scuse di mancanza di denaro, non si accorge che per ampliare l’ufficio dei servizi sociali, si è preso in affitto nel mese di novembre 2008 dei locali attigui pagando fino ad oggi un lauto affitto senza che questi venissero utilizzati, uno sperpero che potrebbe essere portato all’attenzione della magistratura contabile. L’elenco per gli sprechi di risorse che si sarebbero potute trasferire ai servizi sociali sarebbe lungo. Soldi da assegnare per assumere personale specializzato da mettere a disposizione di famiglie con persone totalmente diversamente abili. Soldi che sarebbero potuti giungere all’assessorato ai servizi sociali dalle richieste di finanziamenti tra l’altro a fondo perduto che qualche incapace non ha richiesto per tempo. Se si dovesse arrivare ad una convocazione di assemblea ad oltranza presso i locali della casa comunale con associazioni con bambini al seguito, convocati da consiglieri comunali (e non saranno pochi) sensibili ai problemi dei bambini si chiederà direttamente al sindaco che spesso ha dimostrato sensibilità e vicinanza a queste associazioni, (vedi foto) di far controllare,  tutte quelle società o cooperative che con appalti loro affidati, svolgono servizi con personale dichiarato professionalmente abilitato. Va ricordato come quasi tutti i presidenti di queste associazione onlus hanno figli con disabilità totale”.
Luigi Centore