Referendum al 23%: niente quorum

22 giugno 2009 | 19:56
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Referendum al 23%: niente quorum

I tre quesiti referenderari abrogativi sulla riforma elettorale sono nulli poiché non è stato raggiunto il quorum di votanti necessario, pari al 50% più 1 degli aventi diritto, un risultato che è stato definito dalla Lega Nord, tra i più strenui oppositori di queste consultazioni, come “un’altra vittoria”.
A votare sono andati infatti in media circa il 23% degli elettori, secondo i dati ormai quasi definitivi sull’affluenza diffusi dal sito web del Viminale.
Per il primo quesito (scheda viola) relativo all’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste alla Camera ha votato il 23,24% degli aventi diritto.
Stessa percentuale anche per il secondo quesito (scheda beige) relativo al Senato.
E’ di poco più alta invece (23,85%) l’affluenza per il terzo quesito (scheda verde), che riguarda l’abrogazione delle candidature multiple.
E’ dal 1997 che nessun referendum abrogativo è risultato valido, per mancanza del necessario quorum.
Nei tre quesiti ha comunque prevalso il “si”: secondo i dati provvisori, con oltre 40.000 sezioni scrutinate su 61.428, nella scheda viola sul premio di maggioranza alla Camera ha votato a favore l’78,9% e sul secondo quesito al Senato a votare sì è stato il 79,12% degli elettori. Il terzo quesito ha visto il sì di circa il 88,9% dei votanti. (fonte: Reuters)