‘Sanità: Fiumicino abbandonata dalla Asl’

24 giugno 2009 | 00:56
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‘Sanità: Fiumicino abbandonata dalla Asl’

Il ridimensionamento del personale e la mancanza di un pronto soccorso chiamano i comitati a raccolta: ‘Necessario un incontro con l’azienda’

Il Faro on line – C’erano quasi tutti davanti all’ex pronto soccorso di via degli Orti per contestare la gestione della sanità da parte della Asl. L’associazione Progetto Futuro guidata da Mario Russo D’Auria, il comitato cittadino di Maccarese di Pietro Leone, il comitato Pesce Luna di Domenico Varriale, l’associazione Crescere Insieme di Roberto Severini, si sono dati appuntamento con il presidente del Consiglio Mauro Gonnelli e il consigliere William De Vecchis, per fare il punto della situazione sul “caso sanità” a Fiumicino.
Numerosi i punti contestati all’azienda ma, per praticità, li sintetizzeremo in due linee guida. Il mancato ripristino del punto di primo soccorso in via degli Orti e il ridimensionamento del personale infermieristico e medico del poliambulatorio (nucleo di cure primarie) di via Coni Zugna a Fiumicino e in via della Pineta a Fregene. Deficit che sottolineano, una volta di più, la necessità per un comune in costante crescita demografica, di avere proprie strutture sanitarie.

Facciamo un esempio. Se una persona a Fiumicino viene colta da un malore automaticamente si dirige verso via Coni Zugna, dal momento che in via degli Orti c’è solo l’equipaggiamento per effettuare le analisi del sangue. Qui, si trova davanti a un’equipe di medici preparati in un struttura ben attrezzata. Sembrerebbe tutto a posto. Invece no. Si tratta di un centro di cure primarie abilitato al soccorso dei soli codici bianchi e non di un pronto soccorso adibito ai codici più gravi (giallo o rosso). E allora? Se il paziente, mettiamo un codice giallo, è venuto per conto suo (senza ambulanza) viene soccorso anche ma a metà. Ovvero, per quanto riguarda eventuali procedure diagnostiche, sarà destinato al Grassi.
Altro esempio. Se una persona, (sempre un codice giallo o rosso) si sente male e chiama un’ambulanza, può star sicuro che non verrà portato in via Coni Zugna dove soccorrono solo i codici bianchi. Bensì, direttamente all’ospedale Grassi. E proprio qui sorge un altro problema legato alla carenza di personale. Infatti, se a bordo dell’ambulanza, per gli strani casi delle turnazioni, venisse a mancare uno dei tre medici impiegati quotidianamente sui mezzi di trasporto, al paziente non resta che attendere l’arrivo all’ospedale di Ostia. Ovviamente, scongiurando di non trovare la strada trafficata.

La cittadinanza, durante la manifestazione, reclamava proprio questo principio: “un comune che si avvicina ai settantamila abitanti, necessita di avere proprie strutture sanitarie ed ospedaliere”.
“Siamo stanchi – ha affermato il presidente del Consiglio Mauro Gonnelli – delle continue promesse della Asl che ogni anno vengono disattese. I cittadini del comune non possono vedersi ignorato il diritto di cura”

Il sit-in pacifico in via degli Orti si è poi spostato in Comune dove i presidenti dei vari comitati hanno fatto il punto della situazione e inviato una missiva ai dirigenti della Asl sollecitando una riunione entro e non oltre i prossimi dieci giorni.
“Con questo documento abbiamo ufficialmente chiesto a nome di tutta la cittadinanza un incontro. Ci auguriamo di ricevere una risposta”.
Riccardo Ragozzini