Ostia, Fast-food e internet point nel mirino di carabinieri e Asl

27 giugno 2009 | 03:32
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Ostia, Fast-food e internet point nel mirino di carabinieri e Asl

Quaranta cittadini stranieri identificati. Dieci gestori denunciati e sequestrati 50 chili di carne guasta

Il Faro on line – Si è conclusa un’importante operazione dei Carabinieri di Ostia finalizzata alla verifica del rispetto delle normative sull’igiene e la sicurezza nei posti di lavoro e delle direttive antiterrorismo. Internet point, phone center, pizzerie, fast-food ed altri obbiettivi sono stati controllati dagli oltre 50 militari impiegati nel servizio, coadiuvati dal personale dell’A.S.L. Roma/D. L’operazione è stata suddivisa in due fasi principali: in primis sono stati identificati i cittadini stranieri non in regola con il permesso di soggiorno per accertare la loro posizione rispetto alle norme sull’immigrazione. Successivamente è stata eseguita una massiccia attività di controllo amministrativo e sanitario in 20 diversi esercizi commerciali della zona.
Il bilancio dell’operazione è di 40 cittadini extracomunitari identificati, uno dei quali arrestato per la violazione della Legge Bossi-Fini, 10 gestori di altrettante attività denunciati all’Autorità Giudiziaria e a quella amministrativa, altri 5 esercenti contravvenzionati per violazioni amministrative e sanitarie. Inoltre è stata imposta la chiusura a 2 pizzerie per motivi di igiene così come sono state abbassate le serrande di un Internet point, con contestuale sospensione della licenza al gestore, in esecuzione di un provvedimento del Questore di Roma.
A Casal Palocco, in un altro Internet point, è stato arrestato un cittadino egiziano di 28 anni per l’inosservanza di un ordine di espulsione dal territorio italiano emesso a suo carico nel 2005.
Durante le ispezioni eseguite dai Carabinieri in due fast-food asiatici di Ostia sono state riscontrate pessime condizioni igienico-sanitarie a causa della presenza di merce avariata e di insetti tra gli alimenti. Per i titolari è scattata la denuncia alle competenti Autorità, la chiusura degli esercizi e la contestazione di violazioni amministrative per oltre 6.000 euro. Sono stati sequestrati, inoltre, 50 kg di carne surgelata di dubbia provenienza
In altri 8 esercizi pubblici, Internet point, Phone center e agenzie per il trasferimento di denaro all’estero, i Carabinieri hanno denunciato a piede libero i rispettivi gestori per l’inosservanza delle prescrizioni imposte dalla normativa antiterrorismo, in particolare per il mancato aggiornamento dei registri dei clienti che usufruiscono dei terminali. In altri casi i militari hanno sorpreso negli esercizi collaboratori esterni, diversi dai responsabili e sprovvisti delle previste autorizzazioni. Per tutti sarà richiesto l’ordine di sospensione delle licenze e la contestuale chiusura dei locali alla competente Autorità amministrativa.
Nel corso di tali verifiche, infine, I Carabinieri hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di sospensione della Licenza di Internet point e di Phone center emessa nei confronti di un cittadino pakistano a causa dell’inosservanza delle suddette prescrizioni. L’esercizio resterà chiuso per sette giorni.