Decentramento municipale, Ostia in prima linea

29 giugno 2009 | 02:28
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Decentramento municipale, Ostia in prima linea

Approvata all’unanimità dalla Commissione competente la bozza da inviare al Campidoglio

Il Faro on line – Trasformare “la periferia in multicentralità urbana” per consentire di “elevare la qualità urbana e migliorare i servizi”. È questo uno dei passi più importanti inseriti nella bozza di regolamento speciale del decentramento del Municipio XIII, approvata all’unanimità dalla commissione decentramento del parlamentino lidense. La bozza sarà inviata al segretariato generale del Campidoglio affinché proceda nell’ambito dell’iter stabilito per poi approdare in tempi brevi in Giunta e quindi nell’Aula Giulio Cesare. Una possibilità questa, che parte da lontano (legge 142 dell’8/6/1990-ordinamento delle autonomie locali) e che ha visto, nel corso di questi ultimi anni una serie di integrazioni, attraverso altri provvedimenti legislativi che, a loro volta, traggono spunto da quanto inserito nell’art. 128 della Costituzione che sancisce il principio di autonomia delle Province e dei Comuni. I passi successivi sono più recenti (legge su Roma Capitale) ed hanno fornito ulteriori indicazioni per quanto riguarda le “funzioni che possono essere delegate ai municipi, oltre quelle attribuite dalla legge, dallo statuto e dal regolamento”. La stessa legge peraltro consente alle amministrazioni locali di disporre di specifici fondi in bilancio per quanto di competenza delegato. Sulla base di queste norme, la commissione decentramento, in considerazione del fatto che lo stesso municipio XIII è “geograficamente e urbanisticamente caratterizzato dal suo distacco dal tessuto urbano di “Roma città” e che per migliorare i servizi “è necessario attribuire ai municipi in generale e al Tredicesimo in particolare, una organizzazione politico-amministrativa capace di governare il territorio come un sistema urbano locale dotato di vita propria.”, ritiene  che esistono i presupposti per dotare il XIII municipio di un regolamento speciale “che conferisca al territorio più ampi poteri. Una autonomia, quella richiesta.

In che cosa consiste il regolamento speciale di decentramento è presto detto: autonomia di gestione del bilancio municipale e la possibilità da parte del consiglio del Tredicesimo, di approvare progetti per opere pubbliche, rilascio di concessioni edilizie fini a 20 mila metri cubi; gestione delle aree verdi (dai parchi ai giardini dell’intero quartiere lidense alle alberate stradali, ai parchi di Castelfusano, Acque Rosse, Procoio). E ancora, autonomia nella gestione dei servizi sociali con controlli di tutti gli organismi esistenti (centri anziani e centri di prima accoglienza; competenza esclusiva di sport, cultura e tempo libero programmazione e realizzazione di manifestazioni). Autonomia anche per quanto riguarda le concessioni suolo pubblico e le trasformazioni urbanistiche (print patti territoriali, art.11, art. 2 e project financing) finalizzate a “completare, riqualificare e ristrutturare il tessuto edilizio municipale”, viabilità interna, attività produttive, commerciali e di servizi (mercati rionali, saltuari e soste a rotazione). Il municipio, con questo regolamento è inoltre delegato per quanto riguarda la competenza degli asili nido, scuole dell’infanzia (ex materne) e attività parascolastiche; dei trasporti pubblici locali, degli appalti dei lavori pubblici. Delega al municipio viene richiesta anche per quanto concerne l’adozione di provvedimenti relativi “all’assetto e alla valorizzazione del litorale (Pua), la manutenzione del Canale dei Pescatori, della piaggia libera di Castelporziano e Capocotta”.