Accesso libero alle spiagge, Sinistra e Libertà scende in campo

1 luglio 2009 | 14:40
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Accesso libero alle spiagge, Sinistra e Libertà scende in campo

Ostia – Carozzi: ‘Apprezzamento per il nuovo regolamento approvato dalla Giunta Regionale’

Il Faro on line – Sinistra e Libertà del XIII Municipio, esprime grande apprezzamento per il regolamento varato dalla Giunta Regionale che garantisce l’accesso libero al mare. Maurizio Carrozzi di Sinistra e Libertà del XIII Municipio ricorda che dal 30 maggio la forza politica ha iniziato a distribuire biglietti su cui è scritto: “entrata gratis al mare non è un omaggio è un tuo diritto”.
“Con questa iniziativa – spiega Mario Carozzi – Sinistra e Libertà ha voluto riproporre questo tema mai risolto. L’obbiettivo è quello di riaprire la vertenza sullo sviluppo del territorio che non può essere condizionato solo dagli interessi di pochi potenti, ma che si deve fondare sul principio del bene comune come opportunità di crescita e di sviluppo. Ostia, malgrado i grandi investimenti pubblici, degli ultimi anni, continua a vivere dando le spalle al mare, questo processo può essere invertito solo ridisegnando gli stabilimenti”.
“Anche questa stagione – continua – non ha disatteso le peggiori premesse: tariffe sempre più proibitive per i cittadini, rendite enormi per gli stabilimentari, lavoro precario per tanti giovani, tanto traffico per gli abitanti, e nessuna opportunità di sviluppo per l’imprenditoria del territorio. Il regolamento votato dalla Regione ha il grande merito di aver ribadito che l’accesso libero va garantito aprendo varchi, e stabilendo delle regole che impediscono agli stabilimenti di diventare dei villaggi turistici. Ora va continuata la pressione dei cittadini delle associazioni di consumatori e ambientaliste ma anche degli operatori economici che cercano vere opportunità di sviluppo, per rendere la risorsa mare una vera risorsa turistica per il territorio, e per poter al contempo garantire la difesa di quelle aree di pregio ambientale ora in sofferenza per la grande pressione determinata anche dal processo di privatizzazione delle spiagge”.