‘Casa della salute’: struttura pronta in 18 mesi

2 luglio 2009 | 17:53
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‘Casa della salute’: struttura pronta in 18 mesi

Ostia – Posa della prima pietra del primo centro polispecialistico in Italia

Il Faro on line – Diciotto mesi di lavori, cinque milioni di finanziamento dei quali, quattro della Regione Lazio e uno messo a disposizione della Asl RmD. Consultorio familiare, laboratorio di genetica, pediatria ambulatoriale, sportello antiviolenza, chirurgia ambulatoriale, centro vaccinazioni, centro per minori autistici. Tutto questo è la Casa della salute della donna e del bambino che sorgerà nell’edificio denominato Sant’Agostino situato sul lungomare Paolo Toscanelli.
Questa mattina la posa della prima pietra a simbolo dell’avvio degli interventi che oltre a dotate il territorio di un centro polispecialistico, il primo in Italia, in questo ambito circoscritto a tutti i temi sanitari che riguardano proprio la donna e il bambino, permetterà anche il recupero di un edificio storico del Lido che, negli ultimi anni era diventato fatiscente e inadatto ad ospitare un progetto così importante. Erano presenti l’assessore regionale al bilancio Luigi Nieri, il vice presidente del municipio XIII, Renzo Pallotta, l’assessore alle politiche sociali, Lodovico Pace e il direttore generale della Asl RmD, Giuseppina Gabriele.
La struttura di lungomare Toscanelli, 3610 metri quadri di superficie per un volume complessivo di 12mila metri cubi, è composto di tre piani che saranno suddivisi in settori specifici. Il tutto per permettere alla donna e al bambino di seguire un percorso logico. In sostanza la donna sarà seguita sin da piccola lungo il suo percorso di vita e quindi dalla nascita, alla pubertà, all’adolescenza, al supporto medico-psicologico in caso di malattie fino alla maternità e oltre. La Casa della salute della donna e del bambino, infatti, si pone come obiettivo primario quello di sostenere la donna in caso di patologie di qualsiasi genere, anche le più gravi (tumori) consentendo di supportarla e consigliarla, di assisterla sotto tutti i punti di vista, dandole la possibilità di usufruire anche di assistenza legale, in caso di bisogno.

“Questo è un giorno importante per Ostia – ha affermato il direttore generale della Asl RmD, Giusy Gabriele – recuperiamo infatti un edificio abbandonato nel tempo e, allo stesso tempo, dotiamo il territorio di un Centro unico del genere in Italia, moderno e all’avanguardia nel settore materno-infantile. Trasferendo qui gli ambulatori di questo ambito anche l’ospedale Grassi sarà in qualche modo “alleggerito” con l’opportunità di dare spazio ad altri pazienti e ad altri ambulatori oggi in spazi limitati. Questo non vuol dire – ha continuato Giusy Gabriele – che il nosocomio lidense non sarà ampliato. Tutt’altro. Vuol dire invece rafforzare il territorio da punto di vista sanitario a supporto della donna e dei bambini da 0 a 18 anni”.

In rappresentanza del municipio XIII, il vice presidente Renzo Pallotta ha sottolineato l’importanza di questo progetto che peraltro “ricalca quello già esistente. Non dimentichiamo infatti che questa struttura in passato è stata già destinata alla donna e al bambino. Al di là di ogni considerazione di carattere politico, rispetto ai finanziamenti – ha detto ancora Pallotta – siamo davanti a una scelta di civiltà e di rispetto nei riguardi della donna e dei bambini”. L’assessore Pace ha espresso grande soddisfazione per la rinascita della struttura “per noi fondamentale sotto tutti i punti di vista. Da quello strettamente sanitario ed umano a quello, perché no, di immagine. Ristrutturando il Sant’Agostino – ha detto Pace – sarà anche recuperata l’immagine di questo tratto di lungomare che consentirà il suo recupero urbano”.

Da parte sua, l’assessore regionale al bilancio Luigi Nieri, si è soffermato sull’intervento economico della Regione. “È bello poter vedere realizzato un progetto come questo, oggetto fino a ieri di attenzione solo dal punto di vista dei numeri e degli investimenti. Essere qui oggi e veder partire i lavori per poi, tra 18 mesi, veder concretizzato lo stesso progetto è un grande privilegio. Questo è un esempio di come si deve intendere la sanità oggi e nel futuro, di come si può amministrare e gestire l’ambito sanitario”.

“Il Sant’Agostino – afferma il referente del personale sanitario Elisabetta Canitano – non prevede degenze e gli operatori sanitari o tecnici chiamati ad esercitare nella Casa della salute della donna e del bambino, saranno scelti tra il personale Asl non in servizio h24 e quindi non soggetti a turnazione. Nel futuro è prevista comunque una integrazione attraverso concorsi pubblici”.

Il responsabile del settore materno-infantile, Pierluigi Palazzotti ha ribadito l’importanza del trasferimento degli ambulatori alla Casa della salute e ha annunciato il terzo lieto evento nella casa del parto Acqualuce del Grassi.

(Nella foto da sinistra: l’assessore Nieri, il direttore della Asl Gabriele, l’assessore Pace e il vice presidente Pallotta)