Caso scuola, dal Pd una mozione alla presidenza del Consiglio

3 luglio 2009 | 16:42
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Caso scuola, dal Pd una mozione alla presidenza del Consiglio

Fiumicino – Califano: ‘La crescita demografica deve essere necessariamente accompagnata da un potenziamento dei servizi’

Il Faro on line – Risalgono a qualche mese fa le proteste delle insegnanti contro la privatizzazione del servizio di trasporto scolastico. Poi è arrivato il turno dei mille bambini rimasti fuori dalle scuole per l’infanzia, che comprendono i bambini dai 3 mesi ai 5 anni. Ora il Pd, appoggiato anche dai consiglieri Cutolo e Bozzetto di Sinistra e Libertà, sceglie di presentare una mozione alla presidenza del Consiglio comunale, per capire come intende comportarsi l’amministrazione, nei confronti di un necessario servizio sociale per le famiglie.
“Attraverso un’analisi della proposta di Bilancio di previsione annuale 2009 – spiega Michela Califano, consigliere comunale e segretario del Pd – emerge che l’amministrazione comunale ha costantemente implementato l’offerta di nidi e scuola dell’infanzia privilegiando la crescita delle strutture in convenzione, anziché quelle pubbliche. In queste strutture prevale l’utilizzo di contratti di lavoro che comportano una eccessiva precarietà e condizioni di lavoro non adatte a persone che debbono svolgere la propria attività a stretto contatto con i piccoli utenti. La crescita demografica inoltre, deve essere necessariamente accompagnata da un consistente potenziamento dei servizi pubblici e da una politica assunzionale. E’ necessario un piano di potenziamento del servizio pubblico per la scuola dell’infanzia che possa dare risposte immediate alle famiglie oltre che alle lavoratrici del settore”.
Stessa opinione anche per Paolo Calicchio, capogruppo Pd: “La nostra mozione intende impegnare il Sindaco ad intraprendere sul serio una politica scolastica che preveda la costruzione di nuovi plessi scolastici pubblici. Naturalmente con insegnanti dipendenti pubbliche, risolvendo la oramai ridicola situazione e incresciosa, ma sempre frutto della mala gestione apolitica della destra centro, della stabilizzazione delle insegnanti che giacciono oramai da anni sul fondo della graduatoria comunale della scuola, in balia delle promesse elettorali dei vari ras del paese”.
In sostanza il Pd cerca di tenere alta l’attenzione su un tema che comincia a cedere parte della sua legittimità sociale. Non si tratta quindi di un attacco unidirezionale, bensì di una chiara richiesta: “Chiediamo solo chiarezza all’amministrazione – conclude Calicchio – Ci dicano cosa intendono fare, e lo dicano chiaramente in modo tale che i cittadini non verranno presi in giro. Ci dicano pubblicamente se intendono fare scuole o no, se intendono privatizzare la scuola dell’infanzia o no,  gli asili o no. Se intendono assumere e stabilizzare le insegnanti o no, invece di convocarle privatamente con la promessa di un futuro che non verrà mai”.