‘Ambiente, troppe lezioncine e pochi risultati’

7 luglio 2009 | 03:51
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‘Ambiente, troppe lezioncine e pochi risultati’

L’attacco del presidente dell’associazione Progetto Futuro, Russo D’Auria, all’assessore Proietti

Il Faro on line – “Si è permesso di darci dei bugiardi, ha evitato
qualsiasi dialogo, ci ha stucchevolmente dato lezioni su cosa e come
avremmo dovuto fare per fare il bene della città. E oggi, grazie al sua
assessorato, ci troviamo in una condizione penosa sotto il profilo
ambientale”. L’attacco è di Mario Russo D’Auria, presidente
dell’associazione di cittadini Progetto Futuro. Il bersaglio, non è
difficile da inquadrare, è l’assessore all’Ambiente Proietti. “Quando
ci ha detto pubblicamente che eravamo bugiardi a dire che le piante sul
lungomare stavano morendo perché non funzionava l’impianto
d’irrigazione, non abbiamo voluto replicare. Pur con l’amaro in bocca
siamo stati zitti, pensando che dal suo punto di vista un assessore che
sapeva di aver risolto un problema poteva anche sentirsi piccato. Poi
abbiamo visto come è andata a finire: i bugiardi non eravamo certo noi.
Le piante sono in totale sofferenza, l’impianto d’irrigazione non
funziona, e si continua saltuariamente a dargli un po’ di acqua con le
autobotti. Ma che sistema è quello di offendere i cittadini che
segnalano un problema? Che sistema è quello di non dare mai risposte?
Perché, contro ogni dettame della legge, alla nostra richiesta di
accesso agli atti non ci è stata data risposta, fosse anche quella
negativa? E poi perché non far vedere gli atti al pubblico?
Se non
bastasse – prosegue Russo D’Auria – abbiamo visto affrontare
l’emergenza-pesci morti in maniera poco convincente. Per due gironi i
pesci sono rimasti lì, per poi essere eliminati con un’operazione che
ne ha triturati moltissimi che oggi giacciono sul fondo melmoso del
canale con il loro carico di veleno. Ed anche questo è un problema che
avevamo segnalato da tempo, sentendoci dire ogni volta che eravamo
contro l’amministrazione. No, la verità è che noi siamo ‘per’ la città,
e vorremmo persone competenti nei ruoli chiave. Un assessore ‘politico’
non può conoscere la materia, ma Canapini fedele alle scelte che il
modello politico ha fatto negli anni – portandoci al fallimento e alla
disaffezione della gente –  ha proseguito su quella strada. Oggi i
risultati, fallimentari, sono sotto gli occhi di tutti, e non siamo più
i soli a notare queste mancanze. Inquinamento, verde pubblico,
abusivismo ambientale sono più presenti che mai. Forse – conclude Mario
Russo D’Auria – qualche lezioncina in meno e qualche apertura in più
non avrebbe fatto male a questa città”.