‘Azioni ostruzionistiche mirate a ritardare il diritto del Comune’

9 luglio 2009 | 16:14
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‘Azioni ostruzionistiche mirate a ritardare il diritto del Comune’

Ardea – Sindaco e legale replicano alle dichiarazioni rilasciate dalla Spe

“Con il regolamento di giurisdizione la Cassazione a Sezioni Unite ha dichiarato il difetto di giurisdizione del Tribunale di Velletri che conseguentemente ha emesso un decreto ingiuntivo poi dichiarato provvisoriamente esecutivo non sussistendo il necessario presupposto della giurisdizione del giudice ordinario. Ne consegue che la SPE ha ottenuto la somma pari a oltre 10.000.000 di euro in virtù di un provvedimento che non poteva né doveva essere emesso dal Tribunale di Velletri”.

Il legale del Comune di Ardea Avv. Prof. Piero Lorusso e il Sindaco Carlo Eufemi replicano al legale della SPE in merito alle dichiarazioni apparse sulla stampa in questi giorni.

“Il buon diritto del Comune di Ardea – prosegue l’Avv. Lorusso – risulta confermato dal lodo emesso dal Collegio Arbitrale che ha condannato la SPE alla restituzione della somma in virtù di un provvedimento emesso da un giudice privo della necessaria giurisdizione. E’ bene precisare che le somme incassate dalla SPE costituiscono un illegittimo raddoppio del prezzo rispetto al relativo appalto aggiudicato alla stessa in sfregio ai più elementari principi del buon andamento della pubblica amministrazione e della economicità dell’azione amministrativa. E’ stata la stessa SPE nell’offerta presentata ai fini della partecipazione alla gara a paventare un incremento della popolazione di gran lunga superiore rispetto a quello effettivamente realizzatosi. Pertanto la richiesta di maggiorazione del prezzo non risulta neppure giustificata dall’aumento della popolazione residente e dall’eventuale aumento dei rifiuti da recuperare, così come puntualmente e scientificamente messo in evidenza dal Consulente Tecnico d’Ufficio dell’ambito del Collegio Arbitrale risoltosi in favore del Comune di Ardea”.

Il Sindaco Carlo Eufemi dichiara: “Confermo quanto già dichiarato in passato sulla vicenda: il Comune aveva e ha ragione. Lo hanno confermato vari gradi di giudizio e lo confermeranno gli altri. Tutto il resto sono chiacchiere mediatiche e azioni ostruzionistiche che mirano a ritardare il diritto del Comune a riprendere i soldi illegittimamente prelevati”.