![Ponte Galeria, manifestanti contro il decreto sulla sicurezza](https://cdn.ilfaroonline.it/wp-content/uploads/2024/03/logo-quadrato-tricolore.jpeg)
Protesta pacifica di fronte al Cie. Forte il dispiegamento di forze dell’ordine
Il Faro on line – La mobilitazione anti-G8, che da qualche giorno interessa Roma ed altre città italiane, ha fatto tappa al Cie di Ponte Galeria.
Duplice l’obiettivo dei manifestanti: da un lato, contestare gli otto grandi Paesi riuniti a L’Aquila in questi giorni. Dall’altro esprimere il proprio dissenso verso il ddl sicurezza approvato in Parlamento. Decreto contestato da più parti, per il carattere duro e restrittivo.
Da qui la scelta di protestare, in maniera pacifica, di fronte al Cie di Ponte Galeria. Grande il dispiegamento di forze dell’ordine, a dispetto di una presenza di manifestanti – circa duecento – inferiore alle aspettative.
Nessun incidente da riportare alle cronache, numerose invece le voci di denuncia tra gli intervenuti. Tra tutti, il contributo più importante è arrivato da un ragazzo che si trova all’interno del Cie, che ha raccontato la propria esperienza: “Qui veniamo trattati come detenuti. Non c’è possibilità di muoversi e non abbiamo notizie su quale sarà il nostro futuro. Chiediamo asilo politico e in cambio riceviamo un trattamento degno dei peggiori Stati. Siamo costretti a vivere nella sporcizia perché non ci viene data la possibilità di essere liberiâ€. A chi gli chiede quali sono le condizioni di salute di chi è all’interno del centro, risponde senza esitazione: “Ci sono delle persone malate. Anche dei casi di tubercolosi, ma non riusciamo a denunciare all’esterno questa situazione. Le notizie escono frammentate o falsateâ€.
Il clima che si respira è calmo, e le forze dell’ordine sono a debita distanza. Non ci sono quindi elementi che possano scatenare reazioni. Tra una voce di dissenso e l’altra, musica, applausi e saluti agli immigrati, con lancio simbolico di bottigliette d’acqua. Forti anche le parole contro la stampa e le televisioni nazionali, accusate di manipolare l’informazione, tanto che alla conclusione viene bruciata una finta telecamera di carta.
Presente anche una delegazione del Legal Team, che si occupa del diritto a manifestare, come spiega Gilberto Pagani: “E’ nostro interesse, oltre che sostenere questa causa, controllare che uno dei diritti più importanti possa essere esercitato senza forme di repressione. Due giorni fa a Vicenza abbiamo assistito a cariche della polizia, proprio per una cattiva gestione di pacifici manifestanti. Oggi fortunatamente tutto si sta svolgendo senza problemiâ€.
Racconta Luigi, uno dei manifestanti, il perché ha scelto di essere qui oggi: “Mi chiedo come si possa approvare una legge simile. Essere clandestini non equivale ad essere delinquenti. Favorire la presenza di immigrati serve al nostro Paese per poter mandare avanti alcuni settori. A quanto pare, mentre i grandi della Terra sono riuniti a parlare di crisi, senza poterla risolvere, qui c’è chi approva una legge che favorisce lo sfruttamento e le ingiustizie. La dignità dell’uomo non deve mai essere negataâ€.
Stefania Carlucci