‘Sviluppo aeroportuale: Riserva naturale a rischio’

13 luglio 2009 | 17:29
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‘Sviluppo aeroportuale: Riserva naturale a rischio’

L’allarme del comitato fuoripista: ‘Solo una mobilitazione popolare potrà fermare questa nuova cementificazione’

Il Faro on line – “La Riserva Statale del Litorale Romano, nata per salvaguardare anche l’integrità dell’azienda agricola della Maccarese e del territorio circostante, sarebbe in gran parte cancellata e sostituita da una nuova e devastante cementificazione. Allo stato attuale sembrerebbe che a nessuna forza politica interessi l’ambiente, la tutela del territorio e la salute dei cittadini che con l’ampliamento dell’aeroporto saranno inevitabilmente compromesse. In tutta questa vicenda, paradossalmente, nessuno a finora voluto rilevare l’esistenza di un chiaro conflitto d’interessi: aziende di proprietà o che fanno capo al gruppo della Benetton sono presenti nell’ex Alitalia (attuale Cai), negli Aeroporti di Roma (Adr) e Maccarese Spa”.
E’ il grido di allarme del comitato Fuoripista che accende i riflettori il tema dell’ampliamento dello scalo romano che sembra aver avuto la possibilità di consultare presso l’Ente Nazionale Aviazione Civile (Enac), la documentazione ufficiale attestante lo sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino.
“L’ampliamento dell’aeroporto è in fase di progettazione. – spiegano – Molte abitazioni, terreni agricoli, piccole e medie aziende saranno espropriate con l’effetto di uno stravolgimento del territorio e dell’ambiente. Solo una forte e consapevole mobilitazione popolare potrà fermare questa nuova cementificazione nonché l’ennesimo scempio all’ambiente e al territorio. Mobilitandoci è possibile salvaguardare e sviluppare le attività economiche, le  esigenze e le aspirazioni di chi vive il territorio”.
“Le audizioni effettuate dalle società interessate all’ampliamento dell’aeroporto presso le Commissioni Permanenti della Camera dei Deputati e Senato, confermano inequivocabilmente l’avvio delle procedure, dei tempi e dei fondi necessari per l’ampliamento dell’aeroporto che prevede
l’esproprio di oltre 1500 ettari ricadenti integralmente nella Riserva Statale del Litorale Romano, vero patrimonio agricolo nonché polmone verde, indispensabile alla comunità romana.
L’inquinamento acustico ed atmosferico derivante condizionerebbe definitivamente la qualità della vita di tutti i cittadini coinvolti. La stessa economia turistica subirebbe delle conseguenze negative così dicasi per il valore delle relative abitazioni circostanti l’aeroporto”.