Il Senso dei Luoghi: un’estate di festival nel Lazio

15 luglio 2009 | 01:05
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Il Senso dei Luoghi: un’estate di festival nel Lazio

Il Faro on line – Cinque ‘perle’ del Lazio svelate attraverso il
teatro, la musica, la letteratura e il cinema. Riparte il 15 luglio Il
senso dei luoghi, la rassegna estiva che, fino al 14 agosto, animerà
Tuscania, Fossanova, Vulci, Ponza e Ventotene.
Più di trenta gli eventi promossi dall’assessorato alla Cultura,
spettacolo e sport della Regione Lazio e realizzati dall’Associazione
teatrale fra i Comuni del Lazio (Atcl): spettacoli, concerti, letture,
dibattiti e film. Dopo il successo delle precedenti edizioni,
quest’anno ad alternarsi sul palco saranno Emir Kusturica, Amy Coleman
e Rossana Casale, Ascanio Celestini e Ulderico Pesce, Laura Morante,
Monica Guerritore, Eleonora Danco, Debora Caprioglio, Paolo Bonacelli,
il Teatro delle Briciole, le compagnie Koreja e Kismet.
Il senso dei luoghi, ha spiegato Giulia Rodano, assessore regionale
alla Cultura, spettacolo e sport, è “il capitolo estivo di un lavoro e
di un progetto che anima e irradia le province del Lazio durante tutto
l’anno. La realizzazione di cinque festival presso luoghi di
straordinaria bellezza del nostro territorio, la ricerca di una fertile
commistione tra le arti e le identità dei luoghi, le alchimie di
storie, paesaggi e rappresentazioni della vita che la rassegna propone
rappresentano, infatti, al più alto livello, una formula di politica
culturale che la Regione Lazio in questi ultimi anni ha pervicacemente
sperimentato, collaudato ed affinato”.
“Innanzitutto – ha continuato – abbiamo mirato e miriamo a conseguire la
valorizzazione delle eccellenze culturali restituendole alla
quotidianità delle persone tramite eventi di spettacolo dal vivo.
Abbiamo disseminato il territorio di opportunità di fruizione dello
spettacolo dal vivo che consentissero al pubblico di accedere ai
linguaggi delle arti. E abbiamo dato continuità al rapporto tra i
soggetti culturali attivi nei territori e i fruitori”.

Secondo il presidente dell’Atcl, Alessandro Berdini il valore aggiunto
dell’edizione di quest’anno sta in “tre grosse novità”. “La prima – ha
spiegato Р̬ che i festival cominciano a fare produzioni, la seconda, ̬
che proponiamo la prima rassegna per famiglie, a livello nazionale, che
si svolge all’interno di un parco archeologico. Infine, vorrei
sottolineare che l’età media degli artisti coinvolti è relativamente
bassa, perché la scelta è stata quella dare spazio ai giovani. Inoltre,
rispetto all’anno scorso – ha precisato Berdini, la kermesse si
arricchisce di una nuova location, quella di Ponza”.

I cinque festival in cui si suddivide la rassegna hanno ognuno una
propria natura specifica, legata alle caratteristiche e alle tradizioni
del territorio. A Vulci le iniziative si svolgono nello splendido parco
naturalistico archeologico, cuore della maremma etrusca e, oltre a
Kusturica e la sua No smoking band (25 luglio), prevedono una rassegna
dedicata al teatro ragazzi: La Costituzione in dieci colori di Renzo
Sicco e Fabio Arrivas con le musiche di Franco Battiato (26 luglio);
Paladini di Francia, spada avete voi, spada avete io dei Cantieri
Koreja, dedicato a Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini (il
27); Il gatto e gli stivali del Teatro Kismet OperA (il 29); e Blues
delle Briciole (il 2 agosto, preceduto dal concerto Amy Coleman, Fabio
Treves e Roberto Ciotti). A chiudere, la due giorni dedicata alla
musica sarda in onore alla folta comunita’ isolana residente nella
zona.

La programmazione di Tuscania è dedicata al teatro civile e si apre il
15 luglio con I dolori del giovane Wertmuller di Gianni Clementi, con
Massimo Wertmuller, prosegue il 19 con Ulderico Pesce (Storie di
scorie),  e si conclude il 9 agosto con Fabbrica di Ascanio Celestini.

La suggestiva abbazia di Fossanova ospita, invece, le grandi voci
femminili: Monica Guerritore nella perfomance-evento
Dall’inferno…all’infinito (il 17 luglio), Debora Caprioglio in Il
governo delle donne (il 18), Fatima Scialdone con Le donne di Garibaldi
(il 16).

A Ventotene, Laura Morante rende omaggio (il 4 agosto) a Elena
Ferrante, scrittrice ‘invisibile’, autrice del “L’Amore molesto”. Il
giorno seguente è il turno di un’altra grande attrice, Eleonora Danco,
che propone uno spettacolo (Nessuno ci guarda) sul pittore Paul Jackson
Pollock, anima dell’Action painting. Il 7 agosto è in programma una
prima assoluta (L’Eredità di Bernard Marie Koltès per la regia di
Alessio Pizzech), mentre Cosimo Cinieri è protagonista, l’8, de Il
poeta è un fingitore, ispirato alla figura di Fernando Pessoa. A
chiudere (il 9 agosto), Paolo Bonacelli interpreterà il De profundis di
Oscar Wilde.

Infine, il festival di Ponza è dedicato al complesso tema delle
migrazioni  e si apre il 3 agosto con un dibattito-incontro (I colori
del Mediterraneo) con Gian Antonio Stella, inviato ed editorialista del
Corriere della sera e autore, insieme a Sergio Rizzo, de La casta, il
libro che ha acceso i riflettori sui privilegi della classe politica
italiana. A seguire una sezione dedicata alla Tunisia con concerti,
spettacoli e film.

“Ai cinque affascinanti cartelloni allestiti dell’Atcl – ha
sottolineato Rodano  – si affianca anche l’opera ininterrotta,
vitalizzante ed insostituibile delle nostre officine culturali, che,
nell’ambito di un rapporto ormai fidelizzato con i territori, anche
d’estate offrono alle nostre province spettacoli, eventi, seminari,
laboratori che costituiscono proposte raffinate e stimolanti. Si tratta
di attori culturali che esercitano così una funzione imprescindibile
per i cittadini del Lazio, ovvero la formazione del pubblico e
l’accesso ai linguaggi dello spettacolo dal vivo. Anche questi cinque
festival – ha concluso – punteranno a riscoprire e rilanciare la
vocazione culturale dei territori della nostra regione portandovi il
teatro, la musica, la letteratura e il cinema. Le piazze e i luoghi
incantati di Tuscania, Fossanova, Vulci, Ponza e Ventotene vivranno
infatti autentiche suggestioni artistiche che serviranno non solo a
intrattenere e a mettere in moto pensieri ed emozioni degli spettatori,
ma restituiranno ai luoghi stessi l’identità, il senso, la propria
essenza originaria e ancora vitale”.

Il senso dei luoghi 2009 VULCI FESTIVAL

25 luglio
EMIR KUSTURICA & THE NO SMOKING ORCHESTRA
Seconda tappa italiana, dopo Prato (24 luglio), del nuovo tour europeo
di Emir Kusturica & The no smoking orchestra. Il regista di
“Underground” e la sua band porteranno a Vulci il loro repertorio reso
celebre in tutto il mondo dalla colonna sonora di “Gatto nero gatto
bianco”. Chitarrista part-time, dalla metà degli anni Ottanta Kusturica
collabora con il gruppo musicale nato a Sarajevo negli anni del “nuovo
primitivismo”, quando ancora Tito era al potere.

26 luglio
LA COSTITUZIONE IN DIECI COLORI
di Renzo Sicco e Fabio Arrivas
musiche di Franco Battiato
Dieci colori per disegnare le linee fondamentali che aprono la
Costituzione italiana. Dieci pennellate per raccontare ai più giovani
la storia dell’identità sociale e civile  italianama soprattutto la
forza dei valori, dei sogni e delle aspettative di un popolo intero. In
scena un ragazzo distratto negli studi che trova nel confronto con la
madre l’occasione per entrare nelle parole, ancora vive, della
Costituzione.

27 luglio
PALADINI DI FRANCIA SPADA AVETE VOI, SPADA AVETE IO
dedicato a Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini
di Francesco Niccolini
regia di Enzo Toma
Cantieri teatrali Koreja  
Giochi di bambini, giochi di guerra, marionette, pupi siciliani, fili,
armature, spade. Voci tonanti e un destino tragico. È la storia dei
paladini di Carlo Magno che affrontano le conseguenze della guerra e
dell’amore, il destino e la ricerca quotidiana della propria dignità.

29 luglio
IL GATTO E GLI STIVALI
testo e regia di Lucia Zotti
musiche Nico Masciullo
Teatro Kismet OperA
Un giovane alle prese con l’assunzione di responsabilità della propria
vita, guidato e condotto al successo da un gatto molto particolare. Una
storia che esplora una qualità del sentire umano: quella dell’istinto
primordiale che, quasi magicamente, conduce a discernere la giusta
strada del vivere; ad aver il coraggio di realizzare un sogno; a
credere che i sogni possono essere realizzati se li si nutre di
significato concreto.

30 luglio
FIAMMIFERI
minimusical di Lisa Ferrari
tratto dalla fiaba “La Piccola Fiammiferaia” di Hans Christian Andersen
regia di Lisa Ferrari
musiche di Gabriella Mazza e Fabio Piazzalunga
Pandemoniumteatro
Un originale minimusical tratto dalla fiaba di Hans Christian Andersen
per parlare di “terrorismo” ai bambini con linguaggio semplice ed
immediato, quello leggero e scherzoso delle filastrocche popolari che
diventano canzoni vere e proprie. Riscritta in chiave contemporanea, la
fiaba affronta l’incontro-scontro fra povertà e ricchezza, fra
ostentazione ed indigenza, lasciando spazio però ad un finale pieno di
speranza, di solidarietà e amicizia.

31 luglio
FIGULINAS
gruppo folk sardo
Tradizione pura, suoni e melodie popolari caratterizzano il gruppo
sardo “Figulinas”, nato 15 anni fa per iniziativa di alcuni giovani
florinesi. Sul palco una combinazione di antichi ritmi, emozioni e
danze che mette in evidenza tutta la spettacolarità del musica folk
sarda.

1 agosto
MIALINU PIRA
musica sarda dei Tenores di Bitti
Brani tipici del patrimonio popolare dalla forte matrice tradizionale,
ma anche brani frutto di vari progetti di elaborazione musicale si
raccolgono nella performance dei Tenores di Bitti “Mialinu Pira” che
mantengono vivo l’antico canto dei sardi fortemente radicato al
territorio.

2 agosto
Serata blues con
AMY COLEMAN & TEXA.CO JIVE
FABIO TREVES
ROBERTO CIOTTI
E’ da quando ha 20 anni che vive di blues. Un grande amore, una grande
passione coniugata con le sue eccelse doti vocali e la capacità di
tenere il palco ipnotizzando il pubblico: il segreto della  grande
artista newyorkese Amy Coleman, “lady del blues”.

In apertura:
TEATRO DELLE BRICIOLE presenta
BLUES
da un’idea di Claudio Guain e Bruno Stori
La musica irrompe da protagonista sul palcoscenico delle Briciole per
raccontare la storia di un ragazzino che nell’America degli anni
cinquanta vuole uscire dal binario morto di una vita senza sogni e
senza diritti per conquistare la libertà attraverso il blues. Una
musica che getta lo sguardo sulla storia di oppressione degli schiavi
neri e di chiunque, uomini e donne, ancora oggi costretto a vivere
nella sofferenza.

l’isola  riflessa

Il senso dei luoghi 2009  PONZA FESTIVAL
(tra Ponza – La Galite – Le Lavandou)

3 agosto
I colori del Mediterraneo
Dal mare nostrum alle sfide del terzo millennio
Incontro con Gian Antonio Stella, inviato ed editorialista del Corriere della sera
A cura di Franco Cordelli e Paolo Fallai

3 agosto
CARTHAGE ENSAMBLE  
Ziad Trabelsi nasce a Tunisi nel 1974 e fin dall’età di 4 anni studia
musica e canto orientale. Oltre al liuto Oud della tradizione araba,
impara presto a suonare pianoforte, violino, percussioni e chitarra.
Dopo il diploma al conservatorio di Tunisi nel 1994, è il destino a
portarlo in Italia. Suonando sulle navi finisce infatti a Roma, dove
nel 2002 entra a far parte dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Proprio
in quel contesto nasce l’idea di mettere su un piccolo ensemble,
Carthage Ensamble, che focalizzi la propria ricerca sul suo repertorio
e le musiche del mondo arabo mediterraneo, con particolare riferimento
alla sua terra d’origine, la Tunisia. Il repertorio che il gruppo
propone spazia infatti dalla musica Hadra alla tradizione
arabo-andalusa, presente su tutto il territorio nord africano. Quattro
musicisti e una ballerina, per dar vita a suoni e ritmi coinvolgenti e
trascinanti.

4 agosto
IZIMAGIC SHOW
Sèbastien Desjardins è un eccentrico artista francese che unisce
diversi generi come numeri di magia, manipolazioni, prestidigitazioni,
giocoleria ed equilibrismo, elaborati attraverso un’elegante chiave
comica, alla ricerca della partecipazione attiva del pubblico. Lo
spettacolo IZIMAGIC SHOW propone manipolazioni di corde, anelli cinesi,
sigarette, accendino e portafogli con fuoco, sparizione della bottiglia
nel sacchetto di carta, numeri con i bastoni cinesi, routine di
commedia e magia, per concludersi con un momento interattivo, che
coinvolgerà sei volontari del pubblico, seguito da un numero di
equilibrismo mozzafiato. In più di dieci anni di esperienza, Desjardins
si è specializzato in magia alla scuola di Barcellona e ha affinato
delle tecniche circensi e di giocoleria comica in Stati Uniti e Sud
America. Col suo spettacolo ha girato in tre diversi continenti,
ricevendo premi e riconoscimenti in numerosi festival europei.

4 agosto
marzouk mjeri
Marzouk Mjeri, artista tunisino, famoso per lo stile, tutto personale,
con cui suona la cornamusa tunisina. Ha suonato in tutto il mondo,
spesso accompagnando artisti di fama internazionale. In questa
occasione sarà accompagnato da un percussionista e da una ballerina.

5 agosto
COUS COUS, un film di Abdel Kechiche  
Titolo originale: La Graine et le Mulet
Nazione: Francia
Anno: 2007
Durata: 151 min
Regia: Abdel Kechiche
Cast: Habib Boufares, Hafsia Herzi, Faridah Benkhetache, Abdelhamid Aktouche, Bouraouïa Marzouk.

Il senso dei luoghi 2009 VENTOTENE FESTIVAL

4 agosto
ELENA FERRANTE
omaggio a una scrittrice invisibile
a cura di Paolo Fallai
letture di Laura Morante
Incontro letterario su Elena Ferrante, pseudonimo dietro cui si cela lo
scrittore o la scrittrice de “L’amore molesto” e de “I giorni
dell’abbandono”. Leggendo alcune pagine scelte della produzione
letteraria e soprattutto brani da “La frantumaglia” – l’epistolario tra
Elena Ferrante e la casa editrice E/O che dal 1992 pubblica i suoi
romanzi – Laura Morante e Paolo Fallai, caporedattore del Corriere
della Sera, e scrittore anch’egli, indagheranno motivazioni, scelte e
poetica di questa autrice senza volto. Una “intervista possibile” e in
fondo una sorta di giallo in cui sulle argomentazioni di un giornalista
vince la necessità della scrittrice di restare anonima per poter essere
libera di esprimersi senza condizionamenti, come è proprio dell’arte e
della verità.
Località il faro alle 22

5 agosto
NESSUNO CI GUARDA
con  Eleonora Danco
Scritto e diretto da Eleonora Danco
Musiche scelte da  Marco Tecce
Disegno Luci Narda
Costume Marisa Di Mario
Atto unico sull’infanzia ispirato alla pittura di Jackson Pollock
“Trattare la scrittura come fosse colore. La pittura di Pollock, solo
in apparenza casuale,  è il risultato di un lavoro maniacale e
ossessivo sulla tela, intesa come spazio, come arena. La prima volta
che ho visto un suo quadro ho visto la vita,  cervello umano sbattuto
contro una parete, un colare e vibrare di niente. Niente, inteso come
nessuna forma di morale o di spiegazione. Ho applicato questo alla
scrittura, partendo dal  principio che l’essere umano, come nella
pittura di Pollock, è un’apparente casualità in un percorso matematico
ossessivo. Una coazione a ripetere. Volevo trattare l’infanzia in
relazione alla vita adulta. I condizionamenti, l’educazione ricevuta.
Una donna si sveglia da un sogno incubo, non riesce ad uscire di casa;
oscilla tra la vita reale e quella del ricordo, la memoria; torna 
bambina,  adolescente, i giochi, i dispetti con i fratelli, le perdite
di tempo, attrazione inconscia per il padre, desiderio di morte per la
madre. Il rapporto con il cibo. I sensi di colpa. Lo struggimento della
vita adulta. Il corpo è usato come fosse un getto, uno schizzo di
colore, scivola precipitando in diagonale, sul pavimento, si scaglia
contro le pareti. Il movimento è l’inconscio. In un simbolico slancio
verso la vita e l’impulso a distruggerla”.
Eleonora Danco
Località il faro alle 22

SE IL POETA È UN FINGITORE MEGLIO NON FIDARSI
di Paola Rinaldi
Spettacolo di un’ora con
Paola Rinaldi: scrittura del testo e interpretazione di poesie e citazioni poetiche,
da Catullo a Valentino Zeichen.
Antonella Voce: “didascalia vivente” ed esecutrice canora del repertorio canzonettistico che va da Paisiello a De Andrè.
Fabio Lauri: citazioni sonore che vanno da Bach a Shostakovich
e rumorista di strumenti, dal pianoforte al campanello.
Località il faro alle 23.30

6 agosto
FREESTYLE DI BREAKDANCE
di e con Fluido Team
Il Fluido Team è uno dei gruppi internazionali di Break Dance più
rappresentativo che sia attivo in Italia, fondato dal brindisino Fabio
Geloso, alias Bboy Loop.
Piazza castello alle 19

7 agosto
CANTINE ROMANE
Incontri, libri, immagini sulla sperimentazione teatrale a cura di Giancarlo Mancini.
Caffè Vento di Mare alle 19

L’EREDITÀ
di Bernard Marie Koltès
con Elena Croce, Sara Bettella, Celeste Gugliandolo, Antonia Daniela Marras, Irene Lepore, Giuseppe Nitti, Francesco Wolf
regia Alessio Pizzech
prima assoluta
“In tempi di crisi e di silenzi come questo vorrei poter fare qualcosa.
In tempi di omertà, Koltès ci parla. In tempi di guerre individuali e
collettive, Koltès ancora riesce a dirci chi siamo. In tempi di
pensiero unico Koltès ci insegna a divergere. […] Il tema della
responsabilità individuale e dell’incontro/scontro con il sistema
sociale mi paiono temi oggi assolutamente necessari nel portare avanti
un senso dell’agire teatrale. […] Ritengo necessario spostare la mia
attenzione e fare scelte che pongano sempre più al centro anche dei
processi produttivi, l’uomo e la sua umanità : l’attore questo incarna.
Koltès offre questa straordinaria possibilità di esplorare il pensiero
umano in un modo impietoso ma che rende giustizia alla nostra
sostanziale debolezza di uomini. Koltès impone un’autenticità nel dire.
Egli ci chiede di riflettere sul valore della libertà. Le sue parole
feriscono l’anima e la fanno sanguinare. […]Il teatro di Koltès è lo
specchio di questo lungo viaggio nella storia dell’uomo moderno e
contemporaneo ; attraverso personaggi che vivono ai margini della
società Egli coglie l’essenza di una tragicità che sta nello scontro
tra uomo e sistema culturale che costituisce la base del suo vivere
sociale”
Alessio Pizzech
Località il faro alle 22

8 agosto
IL POETA È UN FINGITORE
Fernando Pessoa in rapsodia
con Cosimo Cinieri
fisarmoniche Marcello Fiorini, Sara Convertino
musiche originali ed elaborazioni di Marcello Fiorini
elaborazione drammaturgica e regia Irma Palazzo
“Parafrasando un suo verso celebre (‘…e manca sempre una cosa, un
bicchiere, una brezza, una frase …’), manca sempre una pagina per
poter  afferrare del tutto Pessoa. Benché il materiale a disposizione
sia più che sufficiente per illustrare la sua poetica, malgrado i
27.500 documenti quasi tutti inediti, si avrebbe voglia di leggere e
leggere ancora alla ricerca di un’altra pagina forse più illuminante.
Anche se, paradossalmente, quasi subito, ci si accorge che per
intendere Pessoa può bastarne una sola. E proprio perché egli stesso
concepì un’opera aperta e incompiuta, si ha la libertà di spaziare e
scegliere tra le innumerevoli parole ed eteronimi, senza il rischio che
nella scelta, fatalmente arbitraria, venga distorto il senso profondo
della sua poetica. Ogni concetto, quindi, può essere traslocato e
assemblato con altri. In ogni scelta possibile c’è tutto Pessoa e manca
sempre qualcosa di Pessoa… Tenendo conto che egli frequentò esoterismo
e alchimia, per dare unità allo spettacolo e costruire una sorta di
percorso narrativo, abbiamo suddiviso brani di prosa e versi secondo la
classificazione dei “sette corpi sottili”. A nostro avviso, il ‘grande
buco nero’ di Pessoa è il corpo emotivo, il cuore. Attorno a ‘questo
suo cuore freddo’, quindi, abbiamo avvitato tutto il  materiale”.
Irma Immacolata Palazzo
Località il faro alle 22

MARE MADRE
(Poe & Ibsen)
partitura drammaturgica Luigi Rigoni  
con Vittoria Maniglio, Luigi Rigoni
prima assoluta
La performance, che unisce le avventure di  A. Gordon Pym di E. A. Poe
e La donna del mare di H. Ibsen, propone un connubio tra linguaggio del
corpo e linguaggio dello spirito. Il mare, tempestoso e allucinatorio
in Poe, quanto diabolico in Ibsen, si fa culla del castello di sabbia
d’infanzia che implacabilmente dissolve, in quanto matrice primordiale
di cadaveri.
Località il faro alle 23.30

9 agosto
DE PROFUNDIS
di Oscar Wilde
con Paolo Bonacelli
traduzione, riduzione e intervento scenico di Masolino d’Amico
musiche eseguite al violoncello da Simonpietro Cussino
azione mimica di Simone Rovida
regia Riccardo Massai
“Lunga quasi cento pagine nella versione integrale, De profundis (il
titolo le fu dato quando fu pubblicata parzialmente la prima volta
cinque anni dopo la morte del suo autore) è una delle più celebri
lettere mai scritte. Destinata in originale solo ad una persona, il
giovane Lord Alfred Douglas detto Bosie, fu scritta durante il secondo
dei due anni di carcere duro cui Oscar Wilde fu condannato per
omosessualità e contiene tutta la storia della fatale amicizia fra il
celebre scrittore e il giovane aristocratico, vizioso, egoista e
capriccioso. La vivida rievocazione della vita lussuosa e amorale
condotta dalla coppia è vista adesso con gli occhi di un uomo che la
sofferenza ha profondamente cambiato – non nel senso di farlo diventare
un pentito bigotto, bensì di fargli comprendere l’importanza di quei
valori, soprattutto artistici, che l’avidità di esperienze mondane gli
aveva fatto trascurare. Di qui l’interpretazione di Cristo come artista
supremo, la cui esistenza è stata un poema. Anche da peccatore redento
Wilde rimane un esteta, mentre l’eloquenza del drammaturgo, che non gli
viene mai meno, trasforma il torrenziale sfogo in una performance da
grandissimo intrattenitore”.
Masolino d’Amico
Località il faro alle 22

IMMOBILEDREAM
di Luca Archibugi
con Luigi Di Fiore, Fabio Farronato, Almerica Schiavo, Elisa Veronica Zucchi
regia Alberto di Stasio
Due coppie, due traslochi, una casa. La realtà è rinchiusa in
innumerevoli scatoloni, anonimi e indistinguibili. In questa fuga degli
oggetti, ciò che resta è una contraddizione originaria, quella fra il
rito e la legge, tra  la creazione del linguaggio e la sua
codificazione. Sara compie dei “giri” nell’appartamento, ma non li
governa,  ne è preda (potrebbe accadere qualunque cosa, ma il “giro”
deve essere terminato); Irene soffre d’anomia, cioè non distingue fra
il pensiero e le parole. Come Carlo cerca di far ragionare Sara, così
fa Giulio con Irene. Rendere fluida la realtà, senza dicotomie o
fissazioni, è possibile quando il linguaggio è di per sé una forma di
possesso? Che cosa libera le cose se non l’oblio? Dice Giulio: “Forse,
un giorno, faremo senza i nomi, noi stessi saremo gli oggetti. E
allora, d’incanto, saremo liberi dal dolore dei nomi”. Scardanelli –
pseudonimo con cui Friedrich Hölderlin firmava le ultime poesie della
torre –  è sia il dottore che ha in cura Sara e Irene, sia il primo
proprietario dell’appartamento. Al poeta svevo è dedicata questa
tragicommedia.
Località il faro ore 23.30