Castrum Inui, l’archeologia rivive ad Ardea

17 luglio 2009 | 17:34
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Castrum Inui, l’archeologia rivive ad Ardea

Applausi per l’iniziativa di studio e valorizzazione portata aventi dall’Associazione Culturale Informare

Il Faro on line – Grande successo dell’iniziativa promossa da Silvia Matricardi l’Associazione Culturale Informare da sempre sostenitrice che i reperti archeologici di Ardea devono restatre ad Ardea. Con la prossima apertura del museo sarà finalmente esaudito il desiderio dell’associazione e della popolazione.
Nonostante il caldo, anche se attenuato dall’omaggio di cappellini, sono stati 350 i visitatori accorsi per l’apertura straordinaria del sito archeologico, ancora in fase di scavo e di studio: il Castrum Inui.
Prima di iniziare la visita, il dott. Di Mario ha dato il benvenuto a tutti per poi cedere la parola agli oratori successivi, l’assessore alla cultura Domenico Ferone e l’assessore ai lavori pubblici Giancarlo De Angelis ha affermato con orgoglio di voler aprire al pubblico, al massimo entro Natale, il nuovo Museo Archeologico ad Ardea, così da poter ospitare i bellissimi reperti rinvenuti nell’area.

L’assessore ai lavori pubblici De Angelis coadiuvato dall’Arch. Lorella Di Mario (nella foto) ha illustrato, ove in futuro verranno esposti i reperti archeologici di Ardea che il Prof. Archeologo Francesco Di Mario ha rinvenuto con sacrificio amore e professionalità alla foce del fiume Incastro, area portuale  dell’antico popolo rutulo di Ardea. Reperti che, grazie al sindaco Eufemi ed agli assessori Ferone, De Angelis e al dirigente Antonio Rocca  non dovranno più vagare per i musei di Roma e provincia ma rientreranno ad Ardea nel costruendo antiquarium di via Laurentina in zona sant’Antonio.

A seguire gli alunni della IV A della scuola primaria Leonardo Da Vinci di Anzio hanno effettuato una breve ma suggestiva rievocazione storica con lettura collettiva di alcuni stralci del VII libro dell’Eneide, quindi ha avuto inizio la visita vera e propria.
I visitatori sono rimasti tutti sbalorditi dalla vastità sorprendente di tale sito, che per di più, grazie alla copertura della sabbia, ha mantenuto un ottimo stato di conservazione.
In più a fare da guide ai vari gruppi di visitatori sono state direttamente le archeologhe, le quali hanno spiegato in modo molto semplice e chiaro, ma al contempo con estrema emozione, tutte le loro scoperte. L’associazione cura un sito internet sul Castrum Inui dove è possibile conoscere la storia e consultare le foto.
Alla visita guidata anche diversi consiglieri comunali   Fabrizio Acquarelli e Nazareno Sperandio, quest’ultimo nel suo blog ne dà ampio risalto, presente anche il presidente del consiglio  Policarpo Volante. Per dovere di cronaca va ricordato che il Prof. Di Mario iniziò i lavori circa dieci anni fa a seguito di un finanziamento ottenuto dall’amministrazione Farneti, da allora molto lavoro è stato fatto ma molto è ancora da fare e con un archeologo come il Frof. Di Mario nei tempi tecnici verrà riportato l’intera area portuale alla luce. Il Professore ha anche pubblicato un libro proprio sulle scoperte archeologiche da lui fatte ad Ardea.
Luigi Centore