A Fiumicino due giorni da ricordare, pieni di musica

22 luglio 2009 | 23:33
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A Fiumicino due giorni da ricordare, pieni di musica

Gruppi undergound, alternativi, rock e hip hop: uno ‘spettacolo’

Il Faro on line – Si è rivelata comunque una vincente iniziativa quella dell’Engel Pub, che con la collaborazione dell’Associazione ASCOB, è riuscita a fare breccia nel difficile territorio di Fiumicino. Infatti – come afferma un comunicato stampa dell’Ascob, firmato da Orazio Azzolini – la due giorni di musica è stata seguita dal pubblico del territorio con interesse,  soprattutto nella serata di domenica 19, quando il vento che si era abbattuto fino a quel momento sul nostro litorale ha lasciato spazio allo svolgimento dell’evento che nel complesso ha visto la partecipazione di otto gruppi dell’undergroud romano e fiumicinense; alcuni dei quali facenti parte dell’associazione culturale di “No Slappers” che si impegna da anni affinché il sostrato musicale della capitale possa emergere nella strana concezione della musica live in Italia.

Fiumicino ha idee e strutture; l’anfiteatro del parco Segrè ha saputo creare la giusta atmosfera attorno ad ogni gruppo che si è alternato sul palco, a iniziare dalla prima sera con i Sinkhall, gruppo emergente che si è distinto per il suo rock genuino cantato in italiano con due voci non troppo armonizzate, ma dall’impatto efficace, per poi passare alle cover dei famosi Guano Apes,  con i Smoot Tyres  che con la loro aggressività svelata dalla frontwoman ci hanno regalato i brani più in voga della band tedesca. Impeccabile l’esibizione degli affermati Max Smeraldi & band e dei romani (e romaneschi) Metrocubo Blindato; i primi nella loro tecnicità ci hanno fatto respirare un Hard Rock ’70 sul confine degli ’80, forse datato, ma maturo, soprattutto nell’ultimo lungo soliloquio di chitarra di Max (conosciuto anche come la“Jena”) che ha destato stupore e ammirazione per il suo groove tipicamente e orgogliosamente Heavy. Totalmente opposti i secondi, una formazione Hip-Hop, che in Italia sembra essere uno dei pochi generi che riesce a penetrare le nuovissime generazioni: testi da bronx americano, indomabile e spontaneo dialetto romanesco di borgata che non ha paura di accedere nel volgare per omunicare le esigenze profonde dell’individuo-vittima della solitudine dell’epoca moderna. Metrica cadenzata nel parlato come da consuetudine, ritmo martellante e stucchevole di un genere che costringe a muoverti, complice anche il fatto che sul palco non si riconosce un leader o frontman come nei gruppi classici, qui escluso il DJ, tutti hanno lo stesso ruolo che si alterna e si confonde col pubblico per ricordare che proveniamo dagli stessi luoghi di origine e che il palco è solamente un moderno pulpito.

Nonostante l’affinità di genere con i Metrocubo Blindato, l’Hip-Hop dei Rebel Fyah, he avrebbero dovuto aprire la seconda serata ma che per un imprevisto si sono esibiti per penultimi, è stato per certi aspetti più leggero ed ironico, mentre il Metallo “impegnato” dei professionali Loudness ha scaldato l’aria a forza di tempi quadrati e chitarre distorte, benché i testi cantati in italiano siano risultati perlomeno spigolosi agli amanti del genere che non può certamente definirsi nostrano.
Sempre di Metallo si è trattato – prosegue il comunicato –  quando prima i Merce Pericolosa e poi i PhisicalNois si sono esibiti sul palco di tufo e cemento di parco Segrè; i primi si sono distinti per la semplicità della loro musica, pregio che permette di segnare positivamente anche lo spettatore più lontano al genere, mentre gli altri per la loro coinvolgente esibizione caratterizzata dalla vena epica dei loro brani originali e dalla loro totale immersione nel genere Heavy anni ’80.  A chiudere la serata è stata la cover band di Alanis Morrisette, apprezzatissima per la loro somiglianza di impatto sonoro e lo straordinario timbro vocale di Gabriella (cantante dalla band) che risulta difficile non accostare alla nota cantautrice canadese.

Insomma si è respirata un’aria diversa, opinabile nel gusto, ma oggettivamente diversa: la musica ha indubbiamente smosso il vischioso magma fiumicinense, l’evento ha indirizzato la lancia ai giovani del posto e ha dato prova che le vibrazioni della musica possono arrecare crepe anche al marmo più duro. Ringraziamo in conclusione l’Assessorato all’Ambiente e quello alle Attività Produttive ed in particolare il dirigente Dott. Galli e l’Assessore Proietti che ha subito creduto nel nostro progetto”.