Pugno duro contro l’invasione dei ‘Vu cumprà‘

24 luglio 2009 | 01:29
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Pugno duro contro l’invasione dei ‘Vu cumprà‘

Ardea – Operazione all’alba della squadra della polizia municipale e della capitaneria

Il Faro on line – Brillante operazione della squadra della polizia municipale del Ten. Col. Luciano Martinelli nell’operazione di rastrellamento tra la macchia mediterranea e la spiaggia del litorale rutulo. Ieri mattina alle ore 04,30 è partita l’operazione “vu cumprà, no grazie” organizzata dall’alto ufficiale della municipale e coordinata dal comandante della stessa Col. Francesco Passaretti  congiuntamente al personale del comandante Francesco Tirso del comando Locamare di Torvajanica-Ardea  (capitaneria di porto). Al successo dell’operazione indispensabile è stata la collaborazione dell’associazione Guardia Nazionale ambientale e dell’associazione Ardea per la vita. Sequestrati carrettini di chincaglierie e giocattoli da spiaggia, identificate centinaia  di persone tra italiani e stranieri di cui ventuno extracomunitari del nord Africa successivamente accompagnate in pullman all’ufficio immigrazione della questura  centrale di Roma per gli accertamenti di rito. L’operazione organizzata dalla municipale, si è resa maggiormente indispensabile ed urgente  per il controllo del territorio soprattutto dopo i numerosi reclami dei commercianti e dei bagnanti, oltre che per le numerose richieste di sicurezza da parte dei cittadini che specialmente dopo l’ultimo (speriamo) fatto di sangue al complesso le Salsare  si rendeva necessario ed improcrastinabile. Va segnalato come i vu cumprà fermati sono giunti ad Ardea dal nord vercellese e precisamente da Biella, mentre un altro gruppo dal napoletano e casertano da paesi come Marcianise e dintorni. Si sospetta per questo che ad organizzare queste trasferte ci sia dietro una vera e propria organizzazione. Diversi “vu Cumprà” pur condotti in questura avevano i  permessi di soggiorno rilasciati dalle questure che hanno giurisdizione nei paesi ove hanno la residenza. Da notizie non confermate ma neppure smentite sarebbero in corso accertamenti per accertare il datore di lavoro che ha garantito loro il lavoro per cui ottenere il Nulla Osta di soggiorno. I nord africani, svegliati all’alba dormivano sulla spiaggia e sotto i cespugli della macchia mediterranea in condizioni disumane ed igienico sanitarie pessime qualcuno ha anche detto che in genere alloggiava nel tristemente noto “serpentone”. Non è escluso che in futuro verranno identificati anche gli acquirenti in quanto i venditori non rilasciano alcuna ricevuta fiscale. Al Ten. Col. Luciano Martinelli e a tutti i partecipanti, i complimenti di diversi consiglieri ma soprattutto del comandante Francesco Passaretti. Le incursioni per il ripristino della legalità continueranno ininterrottamente sperando che anche in queste operazioni partecipino in futuro anche altre istituzioni delle forze dell’ordine.
Luigi Centore