Off shore, ‘Spirit of Italy’ si prepara per il mondiale

27 luglio 2009 | 01:10
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Off  shore, ‘Spirit of Italy’ si prepara per il mondiale

La barca di Fiumicino ha chiuso il campionato italiano con un nono posto. Moretti: ‘Guardiamo al futuro’

Il Faro on line – Civitavecchia non ha portato particolarmente fortuna a Spirit of Italy, imbarcazione da offshore nata a Fiumicino e con team tutto locale, che nell’ultima gara valida per il campionato italiano ha chiuso con un 9° posto.
“Questa è stata la prima vera gara di offshore – spiega Sandro Moretti, armatore – Il mare infatti era agitato e questo per noi poteva essere un punto a favore, per le caratteristiche della barca. Peccato però per la scelta dell’elica, che è stata fatta durante le prove, quando il mare era piatto. E’ stato questo l’unico neo di una gara in cui la barca ha retto alle sollecitazioni dovute al mare grosso. 4 barche sono state costrette al ritiro proprio a causa delle conseguenze delle sollecitazioni ricevute”.
Una gara appassionante quindi, che però segna anche l’epilogo del campionato, il primo per Spirit of Italy (che, lo ricordiamo orgogliosamente, porta in gara anche il marchio del Faro on line).

Il bilancio è più che soddisfacente per Sandro Moretti, che dopo anni di esperienza su questo tipo di imbarcazioni, ha scelto di cimentarsi in questa avventura: “Con l’ultima gara abbiamo capito che a livello tecnico tutto funziona alla perfezione. Il mare mosso è una messa alla prova non indifferente, ed è anche la condizione migliore per capire i limiti dell’imbarcazione. Abbiamo concluso la gara senza problemi, a differenza di altre barche che hanno avuto anche dei problemi di sicurezza. Questo è confortante per il futuro”.

E il futuro prossimo ha messo in serbo il mondiale che si svolgerà a Nettuno dal 16 al 20 settembre prossimo. E sarà anche l’ultimo banco di prova del 2009, per passare poi a studiare nuove strategie per il 2010: “Abbiamo testato ampiamente l’imbarcazione e i piloti hanno trovato la giusta intesa. Subito dopo il mondiale potremo mettere a frutto l’esperienza di questi mesi per lavorare sulle prestazioni. Il primo anno è andato bene, ma il prossimo dovremo puntare anche a buoni piazzamenti. Abbiamo un’ottima barca che deve solo trovare un pizzico di grinta in più”.
Stefania Carlucci