Un ‘cittadino del mondo’ in lotta contro le mine anti-uomo

31 luglio 2009 | 15:04
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Un ‘cittadino del mondo’ in lotta contro le mine anti-uomo

Dopo avber girato tutto il mondo a piedi, Joel Buton ha fatto tappa nel comune costiero

Il Faro on line – A Ladispoli ha fatto tappa Joel Buton, classe 1959, originario della Vandea, contea a ovest di Nantes. Un simpatico e cordiale personaggio che gira il mondo trascinando il carretto che lo accompagna nel suo viaggio a piedi, portando con sé un messaggio di pace e fratellanza.    
Lunga barba nera, di mestiere fa l’artista di strada, è partito nel 1999 dagli Champs Elysèes a Parigi, per intraprendere la sua campagna “contro le mine antiuomo”, viaggiando per tutta l’Europa. A ogni tappa raccoglie le firme di adesione per cercare di far cessare, come dice egli stesso, “l’inutile barbarie che ha già mietuto troppo vittime in tutto il mondo”. Le firme raccolte ad oggi circa 44 mila dovrebbero poi essere consegnate al presidente degli Stati Uniti. Partito dalla Francia il 29 maggio 1999, da circa dieci anni gira l’Europa a piedi spingendo un carrettino contenente l’indispensabile che gli consente la sopravvivenza durante il suo girovagare. Lunghissimo, l’elenco delle nazioni e dei comuni già visitati, di sindaci e politici ai quali, nelle migliaia di soste, ha raccontato la sua strana e unica protesta pacifica.  Dalla Francia, Joel, è andato in Inghilterra, Irlanda e Scozia, tornato sul continente è passato in Belgio, Olanda, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia; da qui, indietro in Polonia, Lettonia, Lituania ed Estonia, poi la Russia, l’Ucraina, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Ungheria, la Croazia, la Slovenia, e quindi l’Italia. Sulla via del ritorno desidera incontrare il Papa, Benedetto XVI, sperando in una prestigiosa udienza che rafforzi la sua causa. Riprenderà il cammino, spingendo il suo carrettino, verso Spagna e Portogallo, per tagliare lo storico, traguardo, al ritorno in Francia, al massimo entro il 2010.  Ha percorso a piedi circa 48 mila km, raccogliendo firme, attestati e testimonianze a sostegno della sua causa per l’abolizione dell’uso delle mine antiuomo che, quando non uccidono, mutilano milioni di uomini e sopratutto bambini, nei paesi in guerra. A Ladispoli è stato ricevuto dalla segreteria del sindaco Crescenzo Paliotta, ricevendo un plauso ed un sostegno a proseguire la sua nobile iniziativa.