Fiumicino, sul porto astenuti… per legittima difesa

1 agosto 2009 | 16:26
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Fiumicino, sul porto astenuti… per legittima difesa

Sinistra e Libertà presenta le proprie proposte sul futuro della portualita’, ripercorrendo gli ultimi 15 anni di storia

Il Faro on line – L’astensione di Sinistra e libertà sul porto turistico, ha una origine ben precisa. Per chi ha sollevato dubbi sul senso di questa decisione, il partito ha spiegato in una conferenza stampa, indetta per approfondire i 40 anni di storia che legano Fiumicino a questa opera, il motivo che li ha spinti all’astensione.
“Siamo sempre stati d’accordo al porto – spiega un Giancarlo Bozzetto in forma smagliante – ma avevamo delle riserve legate all’andamento della questione. Il 12 gennaio di quest’anno abbiamo presentato una mozione in cui esprimevamo la nostra preoccupazione riguardo alle infrastrutture, ancora non definite. Ritenevamo necessario che contestualmente ai lavori per il porto, dovessero partire anche quelli per le infrastrutture. Da qui è arrivata la decisione dell’astensione, per la non garanzia del miglioramento della viabilità”.
Bozzetto non poteva che essere d’accordo. Fu lui, durante i suoi mandati precedenti, a cercare di chiudere la trattativa con gli enti locali. Ma le cose non andarono come avrebbe sperato: “Nel 2003 ci sarebbe potuta essere la svolta definitiva. Il comune di Fiumicino si presentò alla Conferenza dei servizi con il progetto preliminare della Ip, che prevedeva volumetrie per 129.000 metri cubi, mentre la Sofim ne prevedeva 380.000. La Regione – guidata allora da Francesco Storace – e la Provincia – guidata da Silvano Moffa, con Mario Canapini assessore alla pianificazione territoriale, e all’urbanistica – hanno scelto invece il progetto Sofim, che in quello definitivo aumentò le cubature, tanto da arrivare a 1.042.000 metri cubi. Il progetto fu ovviamente respinto, e la Sofim avviò una lunga serie di ricorsi che hanno fatto scemare la possibilità di chiudere il progetto”.
Definita la motivazione dell’astensione di Sinistra e libertà, appare chiara la volontà, da parte di tutte le forze politiche, di dare una svolta all’economia e all’occupazione del territorio. Ora che l’aeroporto da solo non garantisce più quel sostegno necessario a mantenere la stabilità sociale, c’è la volontà di dare una svolta alla stagnante situazione attuale. Bozzetto si dichiara ottimista sull’utilità del porto: “Con una viabilità sostenibile e un indotto che sia riqualificato, le opportunità che il porto offre a Fiumicino sono notevoli”.
Notevoli, se tutti i se si trasformeranno in certezze. A cominciare dalla zona dedicata alla cantieristica: “Gli imprenditori locali hanno contribuito a rendere Fiumicino un grande porto, ed ora sarebbe il momento giusto di creare un’area ad hoc. Questo renderebbe Fiumicino più libera, a cominciare dalla darsena, e per gli imprenditori ci sarebbero maggiori vantaggi, sia per la vicinanza al porto, sia per la maggiore fluidità nel lavoro, dovuta alla lontananza dal centro abitato. Abbiamo già fatto richiesta affinché entro ottobre, ci sia una riunione per definire le aree di competenza”.
Sinistra e libertà chiede inoltre che vengano favoriti gli imprenditori locali nell’assegnazione delle aree commerciali, e che comunque non siano penalizzati: “Costruire solo un albergo a 5 stelle e un residence, diminuire la metratura del supermercato, francamente tropo grande. Altro aspetto importante è il porticciolo per le piccole imbarcazioni che si trova al faro. Chiediamo che venga mantenuto lo spazio attuale, e non diminuito come previsto dal progetto. Da porre anche la dovuta attenzione alle assunzioni, affinché avvengano in maniera trasparente. Se questo porto deve essere una grande opportunità – conclude Bozzetto – ci sarà bisogno dell’intera riqualificazione dell’Isola Sacra, altrimenti si rischia di creare una città nella città, che penalizza cittadini e imprenditori”.
Stefania Carlucci