In 70.000 all’Olimpico per l’assemblea dei Testimoni di Geova

10 agosto 2009 | 00:49
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In 70.000 all’Olimpico per l’assemblea dei Testimoni di Geova

Il Faro on line – Allo stadio Olimpico di Roma i 70.000 testimoni di Geova hanno avuto ottime ragioni di rallegrarsi in occasione della loro assemblea internazionale del 2009 “Siate vigilanti!”. I presenti provenivano da tutto il Centro Italia – Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche, Campania, Toscana e Sardegna – ma non solo: circa 11 mila provengono da Australia, Belgio, Inghilterra, Germania, Giappone, Lussemburgo, Svizzera, Stati Uniti,
Filippine, Ghana, Nigeria, Sierra Leone, Kenya, Benin e Cameroun. I presenti sono stati felici di avere in mezzo a loro anche molti non Testimoni della zona di Roma e missionari Testimoni giunti per l’occasione in Italia da diverse parti del mondo.
Il programma ha messo in risalto la necessità di prestare ascolto a ciò che secondo i Testimoni è l’urgente messaggio della Bibbia riguardo alla fine della malvagità. I titoli di alcuni discorsi danno un’idea della gamma dei soggetti trattati nel corso del programma:
“Aiutiamo le persone a ‘svegliarsi dal sonno’”, il simposio presentato sabato mattina, era basato sul passo di Romani 13:11 e spiegava l’importanza di evitare l’apatia spirituale. È stato messo in risalto perché i Testimoni ritengono necessario intensificare il loro impegno nel ministero pubblico, attività per cui sono ben noti.
“Siate svegli come famiglie cristiane” è stato uno degli aspetti salienti del sabato pomeriggio. Con suggerimenti tratti dalla Bibbia le famiglie sono state incoraggiate a mantenersi spiritualmente deste ai pericoli che minacciano la loro felicità futura. Sono stati offerti anche consigli pratici volti ad aiutare le famiglie a rimanere unite nelle questioni che riguardano l’adorazione e la loro relazione con Dio.
“Tuo fratello era morto ed è tornato alla vita”. Questo era il titolo del dramma moderno inscenato domenica pomeriggio e basato sulla famosa parabola di Gesù del figlio prodigo riportata in Luca 15:11-32. “Il tema era molto appropriato e dava un’idea della necessità di essere vigilanti in senso spirituale, come mise in risalto Gesù nel suo ministero”, ha osservato Cosimo Carbone, uno degli organizzatori dell’assemblea. “Dobbiamo davvero prestare la massima attenzione non solo agli avvenimenti in corso ma anche al loro significato scritturale e a ciò che presagiscono”. Molti sono rimasti colpiti dagli entusiastici rapporti provenienti da altri paesi presentati da Testimoni missionari venuti per l’occasione.


Sabato i Testimoni sono stati particolarmente felici di dare il benvenuto ai 338 (139 uomini, 199 donne, 70 stranieri, di età compresa tra i 9 e i 90 anni) che si sono uniti a loro battezzandosi in simbolo della loro dedicazione a Dio. I Testimoni considerano il battesimo un passo fondamentale per ottenere l’approvazione di Dio e avere la prospettiva di sopravvivere alla fine del mondo. L’evento, durato tre giorni, si è concluso domenica alle 16,30. Alla fine l’uditorio è scoppiato in un lungo applauso spontaneo, manifestando la propria determinazione ad applicare con urgenza i consigli ricevuti. Cosimo Carbone ha osservato: “Speriamo che tutti i presenti rimangano desti all’adempimento delle profezie bibliche, che sono allo stesso tempo drammatiche e promettenti”.