‘Caro Gonnelli, una località per crescere ha bisogno di un programma turistico-culturale’

11 agosto 2009 | 19:23
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‘Caro Gonnelli, una località per crescere ha bisogno di un programma turistico-culturale’

Fiumicino – Replica di Angelo Petrillo, Sinistra e Libertà Fiumicino, al presidente del Consiglio

Il Faro on line – “Ho letto l’elogio del presidente del Consiglio Mauro Gonnelli al ristorante Sogno del mare, (che comunque spesso frequento nella tarda sera) e, sinceramente ne sono rimasto molto stupito, perché a dire quelle parole è stato un altissimo esponente della  maggioranza di questa città”.
Inizia così la replica di  Angelo Petrillo, Sinistra e Libertà di Fiumicino, (nella foto) alle parole del presidente del Consiglio Mauro Gonnelli in merito a un articolo scritto di suo pugno in cui incitava gli imprenditori locali a investire in iniziative per il rilancio del territorio.
“A parte il fatto che mi sembra alquanto inopportuno che un personaggio politico così conosciuto come lei spenda parole a favore di un esercizio  commerciale, che  non è certo una associazione di volontariato, pur potendo trovare interessante la serata organizzata dallo stabilimento, mi  sembra comunque veramente superficiale addossare parte della responsabilità del mancato sviluppo turistico di Fregene al poco coraggio degli imprenditori locali”.
“Un comune che si vuole ritenere perla del Tirreno – continua Petrillo – deve avviare un programma turistico-culturale solido e concreto e sulla base di quello avviare collaborazioni con gli esercizi commerciali per l’organizzazione di eventi.  Il vero problema è che a Fiumicino non avete pensato seriamente ad una seria organizzazione degli eventi estivi, che non sia solo di facciata. Invece di programmare l’estate di Fiumicino solamente come un evento di sette giorni a cavallo tra luglio e agosto, dove partecipano 3 o 4 cantanti un tempo blasonati che fanno arricchire solo i ristoranti e bar adiacenti alla Darsena, si poteva pensare magari di estendere le iniziative, anche di minore spessore, a tutto il territorio e per molti più giorni”.
Petrillo pone poi una serie di interrogativi:
“Perché non cerchiamo di prendere esempio dagli altri paesi di mare già sviluppati turisticamente? Perchè non si organizzano concerti sulle strade, mostre ed esposizioni di prodotti tipici? Perché non si è pensato di far vivere queste nostre località, e non far vivere solo ‘alcuni’ in questo paese? Il  suo richiedere coraggio, dagli imprenditori del luogo, mi sembra affermazione priva di senso. Il coraggio del singolo, non inserito in un sistema di programmazione ordinato e incentrato sul miglioramento del territorio, e sul benessere della collettività, premierà ancora una volta l’imprenditore che ha disponibilità economiche o amicizie e affosserà il piccolo in difficoltà. Il problema invece sta proprio nella mancanza  di sostegno pubblico. Pensiamo  a migliorare il lungomare di Fregene, che  in alcuni tratti nemmeno è  asfaltato.  E’ importante intervenire e non lasciare tutto nelle mani di un neoliberismo sfrenato che non da spazio all’intervento pubblico in questa città, cresciuta disordinatamente e senza istituzionalità. Riapriamo i parchi è facciamoli vivere fino a tarda notte, invece di creare carceri di verde.  Io amo questa città, e non mi accontento dei fuochi d’artificio”.