‘Lo sviluppo turistico di un territorio non può che avvenire attraverso la progettualità’

12 agosto 2009 | 18:30
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‘Lo sviluppo turistico di un territorio non può che avvenire attraverso la progettualità’

Angelo Petrillo (Sinistra e Libertà) replica a Massimiliano Graux (Pdl)

Il Faro on line – “Non ho mai invocato ad un accentramento statale e ad un’abolizione del libero mercato. Da nessuna parte ho scritto di non alimentare l’imprenditoria locale anzi, io mi auguro uno sviluppo importante del turismo locale. La differenza sta nel fatto che io me lo auguro ma voi che governate dovreste concretizzarlo. Ho solamente detto che lo sviluppo turistico di un territorio e la valorizzazione dello stesso non può che avvenire attraverso la progettualità e non con iniziative del singolo scollegate dalla costruzione di un progetto per rilanciare il territorio. Un atteggiamento simile porterebbe alla solita crescita disordinata del grande che mangia il piccolo”.
Sono le parole di Angelo Petrillo, Sinistra e Libertà che replica all’articolo del capogruppo del Pdl Massimiliano Graux.

“Elogerei – spiega Petrillo – più iniziative come quella della notte bianca di Fiumicino shopping per esempio, che realmente porta un miglioramento del bilancio di più esercizi commerciali ed una riscoperta della ‘passeggiata’ a Fiumicino. Ma d’altronde mi sembra di averlo spiegato con sufficienti motivazioni nella precedente replica. Sottolineavo poi il fatto che non mi sembrava eticamente corretto valorizzare la scelta strategica commerciale (per quanto lodevole sia) di uno stabilimento, che non opera certo come servizio di volontariato o di associazionismo, e che potrebbe così godere di un’indebita pubblicità che non aiuta il libero mercato da lei menzionato. Potrei elencare almeno 10 stabilimenti del Comune che propongono iniziative lodevoli ogni settimana, ma cosa centra questo con lo sviluppo turistico voluto da un’amministrazione? Perché allora elogiare solo il Sogno del mare? Questo non vuole sminuire assolutamente l’iniziativa del singolo. Ben vengano imprenditori che si danno da fare. Ma un’amministrazione non deve appoggiarsi su essi ma cooperare con essi”.

“Sono molto deluso invece dalla critica politica a Sinistra e Libertà. Consigliere Graux, lei è totalmente fuori strada. Visto il suo lungo impegno politico, le consiglio, almeno per informazione personale di prendere notizia anche sugli altri partiti del sistema politico italiano al di fuori del Pdl. La Sinistra e Libertà non è un partito comunista e non vorrà mai diventarlo. Se fosse così non si sarebbe presentata divisa da rifondazione e comunisti italiani alle scorse elezioni europee. La Sinistra e Liberta non accetta che gli si addossino paragoni con lo stalinismo e altri concetti del comunismo passato. Nessuno qui vuole abolire il libero mercato o la proprietà privata. La sinistra e libertà è un’organizzazione che ha in mente di ricostruire in Italia un nuovo centrosinistra. I nostri sono valori nobili del progressismo, ambientalismo, socialismo di stampo europeo che sono presenti in molti paesi dell’Europa occidentale. Valori, che se non ricordo male, il nostro presidente del consiglio comunale ha in passato abbracciato. Quando si parla di interessi della collettività, di sviluppo armonico, si diventa subito comunisti? Non sono mai stato comunista, sono troppo giovane, conosco il passato ma appartengo al presente, e sono in SL perchè voglio che la sinistra  costruisca un futuro anche attraverso alleanze, ma con idee nuove”.

“Io – conclude – ogni giorno mi impegno per alleggerire la sinistra dal peso degli stereotipi, ma lei quando se ne libererà? Se proprio dobbiamo essere pretestuosi, mi chiedo come fa lei a considerare poco democratico un partito progressista e libertario come la Sinistra e Libertà e non lamentarsi di atteggiamenti poco inclini ai principi di democrazia, vicini al neofascismo che hanno spesso suoi colleghi di lavoro? Quel tipo di stato accentratore invece è consentito? Anche non condividendo il pensiero ideologico, essendo amante della libertà (anche quella economica ed imprenditoriale) io rispetto ogni formazione politica, anche quella più lontana dalla mia, a patto che non  sia violenta ed autoritaria. Lei fa lo stesso?”