Fiumicino, precipita dal tetto di un capannone e muore

14 agosto 2009 | 03:06
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Fiumicino, precipita dal tetto di un capannone e muore

La denuncia di Macale (Filca Cisl): ‘Tre decessi in 15 giorni: continua senza sosta la lunga scia di sangue tra i cantieri edili a Roma’

Il Faro on line – Un impiegato, addetto al servizio commerciale di un’azienda che opera in un cantiere edile in via della Arti a Fiumicino, è morto dopo essere caduto dal tetto di un capannone. L’uomo era salito sulla struttura, alta una decina di metri, per fare delle fotografie che avrebbero dovuto documentare lo stato di avanzamento dell’intervento. La sua società, infatti, aveva appaltato ad una ditta la rimozione della copertura in amianto del capannone, e l’impiegato doveva verificare a che punto fosse l’opera. L’uomo è caduto dal tetto ed è morto sul colpo. I carabinieri della stazione di Fiumicino stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente. La salma è stata trasportata al centro di medicina legale della Sapienza dove sarà sottoposta ad autopsia.

“Tre morti in 15 giorni: continua senza sosta la lunga scia di sangue tra i cantieri edili a Roma e nel Lazio. Anche oggi una persona ha perso la vita dopo essere caduto dal tetto di un capannone mentre stava lavorando”. Così in una nota il segretario generale della Filca Cisl di Roma e provincia Stefano Macale. “Purtroppo, con la morte dell’impiegato addetto al servizio commerciale di via delle Arti a Fiumicino sono in netto aumento gli incidenti tra i cantieri edili a Roma e nel Lazio – aggiunge – Infatti sono 12 le vittime tra i cantieri nel 2009 di cui 5 a Roma e 7 compresa  la
provincia(Jenne il 28 maggio ed oggi a Fiumicino), 2 a Viterbo e 3 a Latina. Negli ultimi 15 giorni sono tre le persone che hanno perso la vita: ricordiamo infatti che lo scorso 31 luglio un operaio di 40 anni è morto in un cantiere edile in via Bartolomeo Bogara ad Ostia antica poiché il braccio della gru che stava sollevando il container ha ceduto di schianto crollando addosso all’operaio e a Maenza in provincia di Latina è morto il 27 luglio, dopo 9 giorni di agonia, un operaio di 50 anni, Paolo Ciccateri, mentre montava le luminarie su una gru in occasione di una festa paesana”. “Rispetto allo scorso anno nello stesso periodo sono in aumento  le vittime tra i cantieri – aggiunge il sindacalista – il 13 agosto del 2008 infatti erano 7 le morti bianche di cui 3 a Roma, 5 compresa la provincia (2
incidenti avvennero a Pomezia e a Bracciano) e 2 a Frosinone.
Dal 1 gennaio 1999 sono morti 164 operai nel Lazio e dal 1 gennaio 2003 a roma e provincia sono stati 75 i morti tra i cantieri. La strage quotidiana sembra non avere fine, non si può pagare con il tributo del sangue per la fretta, il profitto e la scarsa considerazione della vita umana. Tutto ciò è inaccettabile”.