‘E’ doveroso portare tranquillità all’interno dello scalo’

1 settembre 2009 | 00:09
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‘E’ doveroso portare tranquillità all’interno dello scalo’

L’analisi di Cristian Terrevoli, presidente del circolo Pdl ‘Alleanza aeroportuale’

Il Faro on line – “Il caos che oggi si manifesta nell’aeroporto Leonardo da Vinci è frutto di una incontrollata frammentazione del settore che iniziò nel lontano 1997 con l’inizio della privatizzazione di Adr”. E’ quanto dichiara il presidente del circolo Pdl ‘Alleanza aeroportuale’ Cristian Terrevoli (nella foto) che sottolinea: “La sinistra e chi governò in quegli anni fecero si che, nello smembramento del gruppo IRI, vi fosse anche la società di gestione aeroportuale Adr, fiore all’occhiello del centro Italia, tra le poche aziende, se non l’unica, a chiudere il bilancio ogni anno con miliardi di lire in attivo e con investimenti sul personale quasi continui.
Dopo la vendita di Adr a Fiumicino si è incominciato a capire che le cose stavano cambiando.
La nuova azienda, acquisita da soggetti privati,  fece presto capire che il suo scopo non era quello di conservare il primato sino ad allora mantenuto  sulla puntualità della riconsegna bagagli e dell’assistenza degli aeromobili, degli utili annuali,  ma quello di spacchettare la stessa con lo scopo di controllare solo il panorama delle infrastrutture”.

“Adr operava in regime monopolistico – prosegue Cristian Terrevoli – e ha ottemperato alle leggi europee attenendosi a quelle che sono le regole del mercato. Quindi tale società ha pensato bene di creare una holding per il controllo di sottoaziende come Adr engineering, Adr tel, Adr handling ed altre piccole aziende sempre controllate da Adr Spa. Adr Handling è stata qualche anno fa venduta ad un gruppo spagnolo Flight Care Italia(Gruppo Fcc)  facendo uscire di fatto Adr come handler aeroportuale. Di seguito vi è stata la cessione del Cargo Merci e si presume che avverranno altre cessioni di ramo d’azienda.
Tuttavia contemporaneamente al mutamento costante di Adr vi è stata un eccessiva ed incontrollata liberalizzazione del mercato aeroportuale che ha visto Enac concedere licenze a soggetti esterni.
Si è arrivati in brevissimo tempo ad avere nello stesso spazio aeroportuale  più di  un operatore di gestione.
Ad oggi se ne contano quattro e fra poco ne entrerà un quinto (f.care, eas, avia partner, alitalia airport.)”

“Tutto ciò potrebbe essere comprensibile se lo scalo fosse strutturato per ospitare tutte queste realtà, ma ciò non è e quindi si fa presto a fare caos. A testimonianza di questo ci sono i guasti periodici al sistema di smistamento automatico dei bagagli ormai insufficiente a sostenere la crescita esponenziale del traffico.
Per farvi un esempio, è molto probabile che su quattro piazzole diverse, su quattro aeromobili diversi ,su quattro bagagli diversi ci siano quattro operatori diversi ad assistere gli stessi. Ne consegue che ogni responsabilità oggettiva sull’integrità, sui tempi di riconsegna dello stesso si disperde per ogni azienda che ne è titolare. Se ci mettiamo poi che ogni handler adotta una filosofia aziendale a loro più congeniale mirata al contenimento dei costi del personale, si fa presto a capire che i disservizi in mezzo al marasma generale del picco lavorativo sono all’ordine del giorno”.

“Questo eccesso di liberalizzazione permette ai vettori di mettere in fibrillazione il mercato e  di fare una politica mirata anche per loro al contenimento dei costi cogliendo la miglior offerta che le si presenta.
Gli handler  per far si che le loro offerte siano competitive riducono al loro interno i costi  che a cascata vanno ad incidere sugli investimenti aziendali su mezzi, attrezzature,  materiale rotabile e del personale.
La conseguenza di tutto ciò va ad incidere sulla qualità del servizio offerto ed a farne le spese per  tutto questo è soltanto ed unicamente il passeggero. Sono sicuramente apprezzabili tutte le iniziative prese da  Enac per far luce e per contenere tali disservizi, tuttavia ritengo sia doveroso riportare tranquillità sullo scalo cercando di ricomporre il puzzle. Una possibile soluzione – conclude il presidente del circolo Pdl Alleanza Aeroportuale Cristian Terrevoli –  potrebbe essere il riaccorpamento di tutti questi operatori unendoli in due o tre grosse realtà. I  vettori eviterebbero di fare certi ‘giochetti’ e l’emergere di società di spessore come era una volta ADR  con un adeguamento delle infrastrutture alla crescita esponenziale del traffico, renderebbero al passeggero un servizio  efficace ed al passo con i tempi, sacrosanto, per chi vive in uno stato di diritto”.