Finanziaria, in arrivo un emendamento per Ladispoli

1 settembre 2009 | 15:09
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Finanziaria, in arrivo un emendamento per Ladispoli

Di Giovan Paolo: ‘Ladispoli, Cerveteri e Ardea sono località che hanno dovuto fare i conti con una crescita numerica’

Il Faro on line – L’amministrazione del sindaco Crescenzo Paliotta continua il proprio impegno sulla necessità di modificare i trasferimenti che lo Stato invia al Comune di Ladispoli. Erogazioni economiche che sono ormai insufficienti vista la crescita della popolazione residente e la necessità di costruire nuove strutture pubbliche. A tale proposito il sindaco Paliotta ha incontrato l’onorevole Ventucci, membro della commissione Finanze della Camera, ottenendo ampie rassicurazioni che la questione Ladispoli sarà affrontata nel modo giusto. Ma a prendere a cuore le sorti di Ladispoli in questo arduo percorso, che da anni si sta affrontando per garantire equità sociale alla nostra collettività finora fortemente penalizzata, c’è anche il senatore del Partito democratico, Roberto Di Giovan Paolo, membro di varie commissioni a Palazzo Madama. Che ha rilasciato interessanti dichiarazioni.  
“Essendo stato, quasi per 14 anni, il segretario generale dell’Associazione che dal 1952 rappresenta i Comuni e le Regioni in Europa – dice il senatore Di Gio-van Paolo – il tema del sostegno ai comuni in crescita mi interessa per due moti-vi. E’ una questione di giustizia sociale, perché circa 30-40 Comuni in tutta Ita-lia, e nel litorale laziale Ladispoli, S. Marinella, Cerveteri, Ardea e più a sud Aprilia, sono comunità locali che più di altre hanno dovuto fare i conti con la crescita in termini numerici della popolazione, sia italiana che di immigrazione, e pertanto più di altre hanno il diritto, avendo assolto ai loro doveri di accoglien-za, di ricevere, sia economicamente che in servizi, un di più di socialità. Già il Patto di stabilità alcune volte colpisce maggiormente proprio i Comuni virtuosi – prosegue Di Giovan Paolo – che quindi hanno soldi in cassa ma non possono spenderli per le strutture. Se a questo ci aggiungiamo il danno di ricevere 48 euro a cittadino a fronte della media italiana di 217 euro, il che significa che chi più ha dato meno viene rimborsato dallo Stato italiano, dovremmo invece fare un monumento a questi Comuni modello. Poi, dopo la questione di giustizia, viene quella statistica o meglio del valore che io do alla funzione degli istituti che for-niscono parametri sociali o statistici. Reputo l’Istat, il Cnr, il Cnel organi fon-damentali che forniscono elementi di lettura della vita quotidiana. I dati da loro forniti significano il modo in cui viviamo, spendiamo, mangiamo, insomma la nostra vita. In questo senso il censimento è fondamentale e andrebbe studiato nelle scuole a cominciare da quelle elementari. Il censimento, però, va usato con intelligenza: in un’epoca di grandi immigrazioni e di spostamenti di popolazioni, come avviene attualmente nel nostro Paese, è evidente che alcuni di questi dati vanno aggiornati, seguendo la rapidità dei fenomeni. Mi stupisce che il Ministero dell’Economia, qualunque sia il colore del suo occupante, non si renda conto di questo e continui a trasferire ai Comuni i denari come se fossimo nel 2001, cioè per Ladispoli circa 10 mila abitanti fa. E’ incomprensibile e, alla lunga, anche antieconomico, perché Ladispoli e gli altri Comuni interessati forniranno u-gualmente i servizi ai loro cittadini ma per farlo rischieranno di indebitarsi pe-santemente. Io credo sia possibile un’azione concertata di deputati e senatori di ambo le parti politiche. So che il sindaco Paliotta, intelligentemente, ha già in-contrato i rappresentanti della Camera. Io ho in programma di farlo incontrare con alcuni membri della commissione Bilancio del Senato e di porre la questione in Aula con una interrogazione in occasione della presentazione del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2009e soprattutto spero che il problema possa essere risolto con un emendamento alla prossima legge finanzia-ria che esamineremo tra ottobre a dicembre prossimi. Non so se ci riusciremo – ha concluso il senatore Di Giovan Paolo – ma vale la pena di tentare. Se lo meritano le Amministrazioni e i cittadini di questi Comuni”.