A Roma arriva la ‘Festa del baseball italiano’

2 settembre 2009 | 01:37
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A Roma arriva la ‘Festa del baseball italiano’

Il 5 settembre scenderanno in campo i grandi nomi della storia di questa disciplina

Il Faro on line – Una grande festa per ricordare i campioni italiani del baseball. E’ stata presentata al Centro sportivo G. Onesti a Roma la “Festa del Baseball Italiano”: una manifestazione che, oltre a ricordare vecchie glorie di questa disciplina, mira a riaccendere l’attenzione su uno sport che ha segnato diverse generazioni. A spiegarlo è il presidente di Roma Urbe, Claudio Carnevale che ha evidenziato l’importanza di “rifondare un modello culturale profondamente cambiato nel tempo. Il baseball, – ha commentato – nelle sue varie dinamiche di gioco, rappresenta e prepara i giovani alle varie fasi della vita”.
Sessanta i giocatori che scenderanno in campo, in più ci sarà una squadra di ragazzi non vedenti e la categoria Ragazzi della Roma e del Lazio che si sfideranno in un derby. Ma non mancheranno gli amatori che potranno esibirsi in qualità di lanciatori o di battitori.
L’iniziativa, patrocinata dal Coni, dal Ministero della Gioventù, dalla Provincia di Roma, dal Comune di Roma e di Nettuno e dalla Fibs (Federazione italiana baseball softball), è nata per iniziativa di un dinamico amatore del baseball, Federico Coccorese. “L’idea mi venne due anni fa, quando mi resi conto di come il baseball, pur essendo uno sport importante che aveva lasciato una traccia profonda negli atleti, aveva perso la sua attrattiva soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. Inventai così questa iniziativa che ha come obiettivo quello di ridare visibilità a uno  sport che, per la passione che riesce sempre a generare, merita una maggiore attenzione”.
L’evento è a ingresso gratuito e si svolgerà il cinque di settembre presso il centro sportivo G. Onesti.
“Il ricavato della manifestazione – conclude Coccorese – sarà offerto alla squadra di non vedenti per favorire la realizzazione di una struttura adeguata sia dal punto di vista strutturale che nei termini di sicurezza”.
Riccardo Ragozzini