Il grande baseball torna a Roma dopo oltre un decennio

8 settembre 2009 | 00:27
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Il grande baseball torna a Roma dopo oltre un decennio

Il Faro on line – Non sono i campioni di oggi ma quelli del passato a riempire nuovamente dopo oltre un decennio i campi da baseball della capitale.
La fase finale dei mondiali italiani che  purtroppo non toccheranno Roma attivamente è stata anticipata da un evento unico nella sua tipologia “Le città del baseball” Festa dl Baseball Italiano. Un grande Evento che ha riunito sul campo di gioco i grandi nomi del baseball nazionale provenienti da tutta Italia. Nomi storici come Glorioso ed i fratelli Sandulli, artefici dell’ultimo scudetto romano e nomi più recenti come Gambuti, Matteucci, Trinci, Cabalisti, Masin, Cultraro, Vecchi, Cappuccini, Uberti, Laurenzi, Bernini, Biagiotti, Barboni, Ciaramella, Ubani, Catanzani, Spadoni e tantissimi altri che hanno fatto la storia di questo gioco. Ai loro tempi la nazionale italiana vinceva Campionati Europei e partecipava alle Olimpiadi e soprattutto riempiva gli stadi.
Oggi la manifestazione alla sua terza edizione li ha riportati sul campo di gioco ed il risultato è stato lo stesso. Pieni gli spalti, tanto divertimento e tanto baseball di alto livello. L’organizzazione della Urbe Roma e di Federico Coccorese ha fissato un momento di partenza per il baseball romano e nazionale, ripartendo proprio dai grandi nomi. Una vera festa del baseball italiano con tanto di balletti e scenografie particolari curate professionalmente dalla Cst Danza e un’esibizione del baseball per ciechi che ha ammutolito tutto il pubblico presente.
Dalle ore 16,30 di sabato 5 settembre sul diamante dell’acqua acetosa si sono avvicendati i ragazzi della Urbe Roma e della Lazio Baseball seguita dalla finale del torneo delle ambasciate vinta dagli Stati Uniti fino al momento dell’apertura del gala serale dove moltissimi grandi giocatori hanno dato spettacolo. Da prima contro i giovani della Urbe Roma e a seguire contro le vecchie glorie del baseball romano come Mangiapane, Pavone, Biagiotti, Bernini, Camusi, Cocciolo, Silvestrini. Uno spettacolo entusiasmante senza pausa, tranne quelle tecniche di allestimento che ha tenuto il pubblico incollato per circa tre ore agli spalti. Una sfilata di gladiatori della scuola gladiatori romana accompagnato gli ex di Roma e tanti applausi hanno sottolineato l’apprezzamento per questa serata. Fautore di tutto questo Federico Coccorese insieme alla Urbe Roma, che hanno organizzato l’evento riscuotendo un successo inaspettato. L’obbiettivo era riempire lo stadio e promuovere il baseball ed è stato raggiunto in maniera egregia. Un open day di livello per la fase finale dei mondiale che toccheranno Roma in questi giorni. L’evento è giunto alla sua terza edizione e gli organizzatori auspicano che venga riconosciuto ufficialmente dalla federazione Italiana Baseball e Softball. Con l’esclusione del baseball dalle olimpiadi si ha sicuramente bisogno di eventi promozionali come questo che portano pubblico allo stadio e che fanno riscoprire la passione per questo sport.
”Siamo molti soddisfatti del risultato ottenuto, riempire uno stadio di baseball nella capitale non è semplice ma grazie al supporto dei partner e degli organizzatori questo è stato fatto. – dichiara Federico Coccorese ideatore dell’evento – In particolare la Urbe Roma con il suo presidente Caudio Carnevale, Marcello Remondini e il direttore sportivo Vito Cultraro  che hanno creduto in questo evento mettendo completamente a disposizione la propria professionalità ed il proprio supporto, ai media partner come Radio Centro Suono e Baseball.it, a tutti gli enti patrocinanti che anche se non sono intervenuti con dei loro rappresentanti hanno creduto in questa manifestazione”.
Un gruppo coeso ed efficiente che ha scosso il mondo del baseball offrendo un risultato che come gia detto mancava da anni a Roma. Un inizio per un nuovo rilancio del baseball romano e nazionale forse che offra al pubblico pagante divertimento e professionalità. Questi i concetti che si evincono da questa manifestazione. Riportare la gente allo stadio offrendogli uno spettacolo per cui valga la pena pagare un biglietto. Lo sport americano questa teoria la applica da anni con i risultati che tutti conoscono. Sport e spettacolo uniti insieme. Siamo certi che questo sia un ottimo inizio anche per l’Italia. Le città del baseball è una manifestazione itinerante e dopo Roma sarà un’altra città ad ospitare l’evento. Ad oggi la più probabile è Bologna neo campione d’Italia ma dall’organizzazione ancora non abbiamo notizie certi di questo. Resta comunque il fatto che fino ad oggi questo evento ha portato persone allo stadio e ancora ne porterà. Dopo un risultato del genere che ha aperto le porte al mondiale italiano ci aspettiamo un rilancio completo del baseball nazionale, visto che gli appassionati non mancano, difficile raggiungere la popolarità del calcio ma ci si deve lavorare sopra soprattutto con passione e chi meglio dei giocatori che  ne hanno fatto la storia può farlo. L’ideatore di questo evento non è un giocatore di baseball e non lo è mai stato ma ha messo in campo la sua passione e la sua professionalità nell’organizzare  il tutto. Diamo il via alla fase finale della World cup 2009 dove non vedremo sicuramente i nomi visti sabato sera, ma auspichiamo di rivedere tanta passione e sul diamante dell’acqua acetosa il 5 settembre ce n’era veramente tanta.