Ostia, istituto di Corso Duca di Genova a rischio crollo

8 settembre 2009 | 00:47
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Ostia, istituto di Corso Duca di Genova a rischio crollo

Reso necessario il trasferimento di cinquecento studenti

Il Faro on line – E’ stato dichiarato inagibile l’edificio di corso Duca di Genova 80, che avrebbe tra pochi giorni dovuto ospitare come succursale 300 bambini della scuola elementare “Garrone” e circa 200 ragazzi dell’Itcg Toscanelli. “La comunicazione – dichiara Maddalena Venditti, dirigente scolastico della Garrone – e’ arrivata lo scorso 21 luglio dalla Regione Lazio, Dipartimento istituzionale direzione regionale demanio, patrimonio e provveditorato. Il rischio dichiarato nella relazione e’ di crollo per problemi strutturali verticali. La Regione, proprietaria dell’edificio, aveva effettuato dei rilievi durante l’anno scolastico, ma tutti pensavamo che si sarebbe trattata di una normale ristrutturazione, soprattutto esterna. Invece e’ arrivata la chiusura a tempo indeterminato. Non per quanto tempo dureranno i lavori e quando inizieranno. A gennaio ci saranno le iscrizioni di prima e non so quante classi posso dichiarare libere. Sembra strano che invece la custode della scuola che occupa un appartamento nella parte posteriore dell’edificio, non è stata mandata via”.
La preoccupazione della professoressa Venditti è soprattutto per i bambini e le loro famiglie molte delle quali con due figli iscritti.
“Non potevamo accogliere tutti nella sede centrale – continua la preside – che con oltre 600 alunni e’ già sovraffollata. Abbiamo quindi atteso dal Municipio la disponibilità di altri spazi che sono stati individuati nella scuola Amendola di via dell’Idroscalo. Giovedì scorso in una riunione con i rappresentanti dei genitori abbiamo estratto a sorte quali classi  mandare all’Amendola: due quinte e due quarte per un totale di 89 bambini. Per gli altri, circa 200, che frequenteranno la sede centrale abbiamo dovuto trasformare in aule i laboratori di musica, di informatica e il teatro. Molte famiglie sono in seria difficoltà perchè non sanno tecnicamente come provvedere senza mezzi di trasporto privati a prendere e accompagnare i figli in due istituti diversi. Tutto questo senza preavviso e senza tempi definiti. Alcuni di loro stanno pensando di cambiare scuola. Dovremo fare tripli turni per la mensa, chiudere i laboratori, accatastare tutto il materiale tecnico e la palestra sarà sovraffollata. Siamo in uno stato d’emergenza nel quale tutti stanno lavorando per limitare disagi ai bambini, ma non finirà qui. Chiederò che l’ufficio tecnico del Municipio verifichi la reale inagibilità dell’edificio e innanzitutto chiederò al dirigente del dipartimento regionale il cronoprogramma dei lavori”.