La rabbia degli operatori della pesca: ‘L’Authority non ci ha mai coinvolto’

11 settembre 2009 | 17:57
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La rabbia degli operatori della pesca: ‘L’Authority non ci ha mai coinvolto’

Fiumicino – Critici anche i membri della Commissione consultiva: ‘Così è una farsa’

Il Faro on line – Non si placano le polemiche sull’operato dell’Autorità Portuale rispetto al territorio di Fiumicino. La “difesa d’ufficio” del Pd al presidente Ciani non solo non ha calmato le acque, ma le ha ulteriormente agitate.
“Prima di parlare bisognerebbe informarsi – tuona Gennaro Del Prete, presidente della cooperativa Pesca Romana (che rappresenta oltre il 70% dei pescatori di Fiumicino) nonché portavoce della Tirreno Pesca e vicepresidente delle Marinerie d’Italia -. Noi operatori del porto non siamo mai stati convocati per discutere né di crono programma né di altre opere che riguardano il porto. E’ stata fatta un’ordinanza per lo sgombero delle reti in banchina, un’altra per i rifiuti, un’altra ancora per l’interdizione all’attracco, senza mai sentire il nostro parere ed eventualmente i nostri consigli. Non sappiamo in caso d’emergenza, con i lavori che stanno per iniziare, e dei quali ovviamente non abbiamo avuto il piacere di discuterne con nessuno, cosa dovremmo fare. Non sappiamo quali sono, e se ci sono, approdi sicuri. Tutto ciò può essere definito come ‘coinvolgimento’ delle realtà locali? Io direi di no, ma aspetto di sapere dagli esponenti del Pd che hanno immediatamente difeso l’Autorità portuale quali sono gli operatori portuali di Fiumicino coinvolti nei percorsi decisionali e di consultazione, e soprattutto quali sono quelli soddisfatti, perché io non  ne conosco”.

Rincara la dose Vincenzo Veneruso, membro della Commissione consultiva sulla portualità: “Intanto diciamo che questa Commissione si sta riducendo al ruolo di farsa, tanto che stiamo seriamente pensando alle dimissioni. Un  organismo che avrebbe dovuto essere centrale rispetto al dialogo tra Autorità portuale e territorio vede convocata sì è no una riunione all’anno, e per giunta all’ultima convocata non era nemmeno presente il Presidente dell’Authority. Nel merito, ricordo che l’escavo dei fondali del porto canale non verrà fatto con i soldi dell’Autorità portuale, ma con quelli che il Governo ha destinato alla Protezione civile, che a sua volta ha impegnato per Fiumicino. All’Autorità portuale spetta solo la gestione, dunque un merito sarebbe stato quello di aver coinvolto la città; e invece in Comune non sanno nulla, gli operatori non sanno nulla e la Commissione di cui faccio parte (i cui membri – ricordiamo – vengono eletti direttamente dagli operatori portuali e dunque ne sono i naturali rappresentanti) praticamente non funziona. Chiediamo a Ciani che venga immediatamente istituito un tavolo operativo per affrontare finalmente insieme tutti i dettagli di ciò che sta per accadere sul nostro territorio”.

Infine l’intervento del presidente del consiglio comunale di Fiumicino, Mauro Gonnelli: “Non entro nel merito delle polemiche che artatamente il Pd vuole sollevare per sviare l’attenzione dal vero problema. Il vero problema è che Civitavecchia non è territorio di conquista di nessuno, Gaeta neanche, e Fiumicino non vuole fare la vittima predestinata. Siamo favorevoli a tutte le opere che portino ad un miglioramento dell’assetto sociale e produttivo del territorio, ma vogliamo anche che questo sviluppo passi attraverso chi questo territorio lo ha sempre vissuto e lo ha fatto crescere fino ad oggi. Ed in questo senso chiediamo all’Autorità portuale di riprendere in mano quel ruolo di guida che le è proprio, favorendo lo sviluppo portuale ma anche qualificando il lavoro delle ditte e delle maestranze locali e formando le nuove generazioni di operai e d’imprenditori che nel futuro dovranno aiutare l’Authority stessa a gestire i processi di crescita. Purtroppo ad oggi constatiamo che l’arrivo di ditte esterne non ha come obiettivo un percorso di formazione delle imprese locali, ma solo l’acquisizione di spazi di lavoro che inevitabilmente vengono tolti ai locali. Cos’ facendo, se oggi si parla di porto canale e di darsena, cosa succederà quando si parlerà di nuovo porto commerciale? Crediamo che il presidente Ciani sia persona esperta e competente, per questo gli chiediamo di  accendere un faro su Fiumicino per illuminare una situazione che presenta troppi punti oscuri. Nel Protocollo d’intesa che allargò l’influenza dell’Authorityv su Fiumicino c’era espressamente scritto che i lavoratori locali sarebbero stati coinvolti e tutelati: ripartiamo da lì!”.

Per la cronaca, domani dovrebbe avere inizio lo sgombero della darsena per permettere l’avvio dei lavori.