A Pomezia… tutti pazzi per Nino D’Angelo

Il Faro on line –  Sabato 12 settembre 2009, alla Grande Festa Popolare, la città di Pomezia si è stretta, in un forte abbraccio, ad uno dei musicisti cantautori più popolari ed amati dal grande pubblico: Nino D’Angelo. Il grande artista napoletano ha regalato due ore di grande musica ad una piazza davvero stracolma di gente, composta da  persone di ogni età ed estrazione sociale, che gli hanno dimostrato un amore incondizionato cantando con lui, scandendo il suo nome, lasciandosi rapire dalla sua voce davvero unica.
Nino quindi, è passato dal proprio repertorio ai brani della grande tradizione della musica partenopea senza mai interrompersi, senza prendere fiato, in un dialogo costante con il suo maestoso pubblico, fatto di amore, di identità culturale, di condivisione di quelle esperienze dolci ed amare che fanno parte della vita di tutti e che sono tema ricorrente dei suoi testi. Quello che alla fine più ha colpito, è stato proprio questo grande amore tra l’artista e l’infinita platea, che a portato Nino a non risparmiarsi, a dare tutto se stesso, fino al punto di uscire stremato, al termine del concerto. L’anima di Napoli ha fortemente palpitato su Pomezia, regalando un’emozione che resterà per sempre indelebile nella memoria di tutti i presenti. Nel corso dell’evento, promosso e organizzato dall’Associazione Alfa, diretto da Francesco Felicissimo e la “Che Spettacolo!” e presentato da Benedetto Dionisi, Nino D’Angelo ha ricevuto direttamente dalle mani del Consigliere Comunale Marcello Franceschetti (ideatore della Grande Festa Popolare), il premio “Città di Pomezia” a firma del Sindaco Enrico De Fusco:   al Valore Artistico, per le sue doti canore (davvero ricche di inflessioni e sfumature) e per la capacità di saper leggere, interpretare e dare voce ai sentimenti popolari.
La manifestazione, al di là degli aspetti artistici, è stata comunque la chiara dimostrazione di come la città di Pomezia, sia ormai matura e pronta ad ospitare anche i più grandi eventi, grazie alle capacità organizzative dimostrate sul campo e alla maturità dei suoi cittadini.