Mercato del pesce, il Tar conferma l’ordinanza del sindaco

18 settembre 2009 | 12:11
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Mercato del pesce, il Tar conferma l’ordinanza del sindaco

Fiumicino – Rigettata la sospensiva. Il 24 settembre prossimo la trattazione definitiva della richiesta di annullamento

Il Faro on line – Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha rigettato la richiesta di sospensiva dell’ordinanza del sindaco di Fiumicino Mario Canapini n. 303 del 20 agosto del 2009 presentata dagli operatori ittici del plateatico di via Carloforte. Il primo cittadino in qualità di responsabile della comunità locale in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica e supportato da una nota della Asl Roma D, aveva con il suddetto atto disposto la “sospensione di ogni attività di vendita all’interno del plateatico attrezzato per la vendita di prodotti ittici sito in via Carloforte, fino al ripristino dei requisiti igienico-strutturali previsti dalla vigente normativa”.
Inoltre il sindaco Canapini, con la stessa ordinanza, aveva incaricato l’area Gestione del Territorio di dare “l’avvio dei procedimenti volti al ripristino delle idonee condizioni strutturali del plateatico in oggetto, stante la verifica sul piano economico-finanziario, provvedendo nell’immediato alla sigillatura dei box, dei servizi igienici e alla messa in sicurezza dell’intera area mercatale”. Incaricando l’area Risorse Ambientali e Turistiche per “l’avvio e la conclusione dei procedimenti volti al ripristino ed al mantenimento delle idonee condizioni di pulizia dell’area mercatale in oggetto. Di demandare – si legge nell’ordinanza – all’area Attività Produttive l’attivazione dei procedimenti volti al trasferimento temporaneo in altra area mercatale delle concessioni di posteggio rilasciate all’interno del plateatico attrezzato di cui in premessa, verificando l’esistenza di eventuali posteggi disponibili all’interno del vigente Piano del Commercio su Aree Pubbliche, specificatamente all’interno del Mercato coperto di via degli Orti”.
Il Tar ha ritenuto che “non sussistono i presupposti per concedere la misura cautelare urgente (richiesta dai ricorrenti n.d.r.) risultando in questa sede, prevalenti le esigenze di tutela igienico-sanitaria esposte nel provvedimento impugnato” e per questi motivi ha respinto detta istanza fissando per il giorno 24 settembre la trattazione definitiva della richiesta di annullamento della citata ordinanza.