‘Trasporti, a Roma taxi più cari d’Europa’

22 settembre 2009 | 18:27
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‘Trasporti, a Roma taxi più cari d’Europa’

Le associazioni dei consumatori scrivono al Comune

Il Faro on line – “Nella Capitale i taxi hanno le tariffe più care d’Europa e offrono ai cittadini un servizio insoddisfacente”. La denuncia arriva dalle Associazioni dei consumatori che hanno scritto al Comune di Roma e all’Agenzia del Controllo Qualità dei Servizi Pubblici, in vista dell’incontro con la categoria dei tassisti. E proprio in occasione di questo appuntamento le associazioni si augurano che il Comune e l’Assessorato alla Mobilità rompano con il passato avviando una stagione di confronto costruttivo sulle problematiche di interesse dei consumatori.
In un documento condiviso Codici, Altroconsumo, Aduc, Diritti Pedoni-Adp, Agaie, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Coniacut, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Primo Consumo, UNUSS, evidenziano le criticità del servizio e avanzano le proposte.
“Esprimiamo parere negativo in merito alla tariffa unica progressiva in quanto contribuirà – in molti casi – a rendere ulteriormente oneroso il costo del servizio. Inoltre, nonostante tale tariffa sia stata promossa in nome di una maggiore trasparenza, il risultato appare essere esattamente opposto, in quanto non è chiaro quale sia il criterio di progressione della tariffa”;
Per quanto riguarda il servizio presso gli aeroporti chiedono fermamente che il problema della diversità di costo per il trasporto tra Roma e l’aeroporto Leonardo da Vinci, a seconda che si tratti di taxi romani o di Fiumicino, “non finisca per risolversi semplicisticamente con un innalzamento della tariffa fissa, bensì fissare, previa concertazione con il Comune di Fiumicino e con il Comune di Ciampino, una tariffa unica a 40 euro per tutti gli operatori”.
Tra le altre richieste anche una pianificazione dell’offerta con cui mettere in atto un monitoraggio dei dati derivanti dal controllo satellitare e sulla base dei risultati “procedere alla programmazione dell’offerta, con l’eventuale rilascio di nuove licenze”. Infine propongono di introdurre l’obbligatorietà della carta dei servizi o della qualità da parte delle associazioni degli operatori.