420 milioni per il risanamento delle risorse idriche del Lazio

23 settembre 2009 | 19:21
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420 milioni per il risanamento delle risorse idriche del Lazio

La Regione Lazio è al lavoro per centrare l’obiettivo imposto
dall’Unione Europea: arrivare entro il 2016 ad una buona qualità delle
acque superficiali del Lazio.
“In questi anni abbiamo varato un
Piano di Risanamento delle Risorse Idriche con progetti del valore
complessivo di 422 milioni di euro – ha dichiarato l’assessore
all’Ambiente Filiberto Zaratti – Tra questi, 280
milioni fanno parte del Piano Straordinario di Risanamento delle
Risorse Fluviali e Lacuali, che riguarda gli interventi
infrastrutturali necessari sul territorio per risanare le risorse
idriche; altri 72 milioni vanno a potenziare i fondi regionali di spesa
ordinaria per le risorse idriche, quelli degli accordi di programma
quadro. Si tratta di progetti di notevole importanza che stanno
risolvendo criticità storiche come quelle della zona dei Castelli
romani e della Valle del Sacco”.

In assestamento di bilancio
sono stati stanziati inoltre altri 70 milioni con i quali la Regione
sta continuando la sua opera di risanamento delle risorse idriche.

“Negli
ultimi anni – ha continuato Zaratti – come conseguenza positiva delle
azioni messe in campo dalla Regione in collaborazione con gli Ato, sono
stati riaperti alla balneabilità 30 chilometri di coste e tutti i laghi
del Lazio. Tutto ciò è stato possibile sia grazie alle opere
strutturali realizzate sia grazie alla Task Force Ambientale che ci
hanno permesso di agire in tempo reale su ogni problematica”.

“L’Agenzia Regionale per l’Ambiente – ha sottolineato il Commissario straordinario Corrado Carrubba
– effettua il controllo della balneazione lungo l’intero litorale, con
oltre 400 punti di controllo e, nel corso del 2009, ha già effettuato
circa 125 interventi su segnalazione per episodi legati ad inquinamento
e presenza di fioritura algale.