‘Turismo: a rischio la sopravvivenza di centinaia di stabilimenti’

23 settembre 2009 | 00:37
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‘Turismo: a rischio la sopravvivenza di centinaia di stabilimenti’

La denuncia del Sib: ‘Il governo ha abbandonato le imprese balneari’

Il Faro on line – Gli imprenditori degli stabilimenti balneari sono sul piede di guerra. “C’è il serio pericolo che il prossimo anno diversi tratti dei litorali nel nostro Paese possano rimanere deserti con inevitabili conseguenze negative in materia di sicurezza in mare, ordine pubblico, ambiente, servizi, economia ed immagine turistica”. A lanciare l’allarme è il Sib (sindacato italiano balneari aderente alla Confcommercio). “Il governo ha impugnato la legge regionale dell’Emilia Romagna che cercava di dare una risposta positiva ad una situazione drammatica che riguarda, oggi, non solo gli stabilimenti balneari di questa regione ma, più in generale, travolge oltre 13.000 imprese in tutta Italia. L’atto del Governo è motivato dal fatto che i criteri, grazie ai quali si concede l’estensione a 20 anni delle concessioni in corso, sono stati oggetto di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea”. La messa in mora del governo “risale al febbraio scorso – afferma il presidente del Sib, Riccardo Borgo – e ci sorprende che il Governo nel mese di aprile abbia risposto alla Commissione europea garantendo la modifica delle norme contestate, senza, invece, avere prioritariamente tentato di confutare le tesi della Commissione stessa, (cosa però che ha fatto in altre innumerevoli circostanze per altre categorie), tenendo conto che il contestato ‘diritto di insistenza’ è stato incardinato e sviluppato nell’ordinamento italiano e più ancora nelle linee di politica economica riguardanti il turismo balneare, come spinta alla radicazione e alla specializzazione delle imprese del settore in aree specifiche del Paese, promuovendo in questo modo realtà socio-economiche del tutto diverse da quelle presenti negli altri litorali europei”.