Debiti fuori bilancio e conflitti di interessi, il Consiglio si infiamma

1 ottobre 2009 | 01:07
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Debiti fuori bilancio e conflitti di interessi, il Consiglio si infiamma

Fiumicino – L’opposizione si astiene e l’emendamento e le delibere passano con i voti della maggioranza

Il Faro on line – In un clima da guerra fredda, si è svolto il Consiglio comunale che verteva innanzitutto sui debiti fuori bilancio. Debiti che l’opposizione aveva previsto già mesi fa, durante l’approvazione del bilancio di previsione, e che hanno dato lo spunto per parlare di conflitto di interessi e questione morale.
Andando per ordine, i debiti hanno fatto storcere il naso ad un’opposizione che ha rimproverato la maggioranza di avere avuto fretta per presentare nei tempi stabiliti il bilancio di previsione, e di aver peccato in fase di controllo, così da arrivare ad un aumento dei debiti per 1 milione e 974 mila euro. Tra i debiti, figurano inevitabilmente due delle società delle quali fanno parte lo stesso assessore al Bilancio Terzigni, e il consigliere del Pdl Cicatiello. E di questo si è ampiamente discusso, se è lecito o no far votare chi è direttamente favorito dall’amministrazione per i propri interessi privati.
“Non c’è nessuna questione morale – dichiara Mario Canapini, sindaco di Fiumicino. Piuttosto questa caccia alle streghe non ha motivo di continuare, perché se non si è direttamente amministratori della società, significa che non c’è alcun conflitto di interessi”.
A controbattere a Canapini è Paolo Calicchio, capogruppo del Pd: “Se c’è conflitto di interessi ci rimettiamo tutti. Facciamo una pessima figura di fronte ai cittadini, non è quindi una caccia alle streghe, ma c’è bisogno di trasparenza e moralità, cosa che qui manca”.
E Calicchio prosegue commentando i debiti di bilancio: “Una maggioranza che vuole mostrarsi virtuosa, deve saper controllare i dirigenti e verificare se ciò che aveva previsto poteva essere attuato. Troppe le spese per i riscaldamenti e le forniture elettriche, e sono notevolmente perplesso sulle maggiori entrate, date ad esempio dalla Tarsu e dall’Ici, a fronte comunque di una diminuzione dell’Irpef”.
A correggere le critiche di Calicchio è stato lo stesso sindaco Canapini: “E’ vero che sono diminuite le entrate per l’Irpef e per i permessi di costruzione, ma è vero anche che il ministero dell’economia, proprio perché siamo risultati un comune virtuoso, ci ha riconosciuto un bonus di 550 mila euro. Anche le nuove assunzioni, si sono rese necessarie a seguito dell’aumento della popolazione, e quindi della necessità di aumentare i servizi. Il risarcimento dovuto per la vittima dell’incidente di Fregene di qualche anno fa – 785 mila euro – sarà oggetto di ricorso da parte dell’amministrazione, perché l’incidente in questione è avvenuto sul terreno dell’Ares e non su quello comunale. Sarà rivista anche la situazione delle farmacie comunali, che a fronte di un fatturato di 4 milioni e 500 mila euro, hanno avuto un esiguo utile di 9 mila euro”.
“Sulla questione ponti – prosegue Canapini – ci stiamo dando da fare. Per il Ponte Due Giugno, una commissione di esperti sta valutando il progetto migliore da prendere in considerazione, e per il ponte della Scafa stanno per pubblicare il bando di gara, che vedrà assegnati gli appalti non prima della seconda metà del prossimo anno. Bisogna lavorare insieme per migliorare questo comune, noi stiamo agendo con trasparenza”.
Al momento del voto però, l’opposizione ha deciso di mancare all’appello, così sia l’emendamento sugli equilibri finanziari, sia le due delibere sul riconoscimento dei debiti e per il riequilibrio gestionale, sono passate con solo i 17 voti favorevoli dei consiglieri della maggioranza.
Michela Califano, segretario del Pd e consigliere, lancia un velenoso avvertimento: “La presenza di 17 consiglieri della maggioranza su 24, per votare un assestamento di bilancio, è sintomo di una spaccatura. Inoltre l’abbandono del presidente della commissione Bilancio Romani è un’azione che aggiunge sospetti. I conti non tornano e – conclude – non escludiamo che a breve ci sarà un rimescolamento delle cariche di giunta”.
Stefania Carlucci