Ostia, scoperto il ‘Colosseo’ del Porto di Traiano

1 ottobre 2009 | 01:10
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Ostia, scoperto il ‘Colosseo’ del Porto di Traiano

Il ritrovamento e’ frutto di una campagna di scavo durata tre anni

Il Faro on line – Portato alla luce a Ostia un anfiteatro di dimensioni inferiori a quelle del più noto Anfiteatro Flavio, ma grande almeno quanto il Pantheon di Roma. Le fondamenta misurano 42 metri di lunghezza e 38 di larghezza. L’ipotesi ricostruttiva e’ che l’alzata delle pareti perimetrali che sostenevano le tribune fosse almeno di dieci metri. Il rinvenimento e’ stato presentato oggi durante un sopralluogo nell’area archeologica di Portus dalla soprintendenza archeologica di Ostia. La scoperta e’ frutto di una campagna di scavo durata tre anni condotta in collaborazione con la British School at Rome, l’Universita’ di Southampton e l’Universita’ di Cambridge, e diretta dal professor Simon Keay. “L’unicita’ della scoperta – dice Keay – e’ che e’ la prima volta che viene rinvenuto un anfiteatro nel cuore di una zona portuale. Altra particolarita’ e che questo emiciclo spicca nel centro del Palazzo Imperiale di Traiano, anche se l’edificio appena scoperto e’ databile all’inizio del III secolo d.C. La nostra sfida e’ capire perche’ ci fosse una struttura simile dentro il  palazzo imperiale”.
L’esempio più assimilabile idealmente e’ l’Anfiteatro Cartrense di Roma. “La nostra speranza e’ di dare nuova luce ad un sito archeologico di importanza mondiale – dice Simon Keay – Questo era il porto della Roma imperiale, quindi il più importante del mondo. Purtroppo oggi ancora poco conosciuto e forse troppo dimenticato”. “Il nostro lavoro – racconta Keay – e’ iniziato nel ’98 con una serie di indagini, e nel 2007 abbiamo avviato la campagna di scavo concentrandoci sul Palazzo Imperiale, un complesso molto importante che si estende tra i due bacini, quello di Claudio e di Traiano, e che rivela tracce dal I secolo all’epoca bizantina, in base alle trasformazioni del porto”.
Altro aspetto importante e’ che l’anfiteatro puo’  essere identificato con il teatro indicato da Rodolfo Lanciani durante gli scavi del 1868. Questo anfiteatro in scala ridotta rispetto al Colosseo, era chiuso nel palazzo, quindi non visibile dall’esterno, molto probabilmente un luogo privato per
un godimento esclusivo dell’ufficiale pretore che gestiva il posto”.
La campagna di scavo si chiudera’ il 9 ottobre, poi seguiranno le pubblicazioni. “Ma vogliamo intanto realizzare un sito internet per la ricostruzione virtuale del porto di Roma all’indomani delle nuove scoperte – dice Keay – Quello per il Porto di Traiano e’ uno scavo archeologico modello perche’ qui stiamo sperimentando tutte le metodologie di indagine, dalla geofisica al carotaggio alla realta’ virtuale”. Fruibile l’area? “Sarebbe importante aprirlo al pubblico, nel futuro spero che con i nostri lavori la gente conosca le potenzialita’ del sito. La speranza e’ che si apra al pubblico”.