Armi, droga e munizioni: padre e figlio in manette

2 ottobre 2009 | 01:06
Share0
Armi, droga e munizioni: padre e figlio in manette

In azione gli agenti del commissariato di Anzio e Nettuno

Il Faro on line – Gli agenti della squadra investigativa di polizia del
commissariato di Anzio e Nettuno, hanno arrestato M.G. Di 30 anni e
C.G. Di 56 anni, rispettivamente figlio e padre, con l’accusa di
detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Per loro i capi d’accusa
sono anche quelli di detenzione di arma clandestina, detenzione di
munizionamento da guerra per arma comune da sparo, in concorso tra di
loro. Infatti padre e figlio, entrambi residenti a Lavinio, in via
Saturno, erano da tempo sotto la lente di ingrandimento degli agenti
della squadra investigativa del commissariato, diretto dal neo arrivato
dirigente Antongiulio Cassandra, che indagavano su di loro nel corso di
un’operazione di contrasto del consumo di stupefacenti, soprattutto tra
i più giovani. I poliziotti, dopo aver seguito per diversi giorni i
continui spostamenti dei due, sono intervenuti nella tarda mattinata di
mercoledì per perquisire la loro abitazione nella frazione di Anzio.
Padre e figlio sono stati trovati in possesso di una notevole quantità
di hashish, marijuana e anche di una piccola quantità di cocaina. La
maggior parte delle sostanze stupefacenti, i poliziotti le hanno
rinvenute nella camera del figlio, insieme a un’ingente quantità di
denaro, probabile provento dell’attività di spaccio, sostanze da taglio
per la cocaina e materiale per il confezionamento delle dosi di droga.
Quello
che ha eliminato del tutto i dubbi agli agenti del commissariato di
Anzio e Nettuno è stato il ritrovamento di un’agendina, sulla quale
c’erano scritte somme di denaro con accanto i nomi, che la polizia
pensa siano degli assuntori di stupefacenti sui quale padre e figlio
vanterebbero dei crediti.
Nel corso della perquisizione domiciliare,
però, gli agenti hanno scoperto anche una pistola giocattolo, del tutto
simile a quelle in uso alle forze dell’ordine, che li ha spinti a
cercare ancora. Infatti a carico di padre e figlio sono stati scoperti,
nascosti dentro un calzino, con all’interno centinaia di proiettili di
vario tipo, tra cui anche per armi da guerra. Infine la polizia ha
rinvenuto anche una pistola calibro 7,65, in passato usata dalle forze
armate belghe, ben oliata e perfettamente funzionante. Accanto all’arma
c’era anche una scatola contenente 400 proiettili dello stesso calibro
che C.G. e M.G. non potevano detenere, perché sprovvisti di qualsiasi
licenza. La polizia scientifica, inoltre, ha esaminato la calibro 7,65
e ha scoperto che la pistola aveva il numero di matricola abraso, per
evitare di risalire al legittimo proprietario. Padre e figlio, quindi,
sono stati trasportati presso il carcere di Velletri a disposizione del
sostituto procuratore della Repubblica del tribunale cittadino.