Un tesoro archeologico scoperto in una cantina

3 ottobre 2009 | 20:51
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Un tesoro archeologico scoperto in una cantina

Ardea – Blitz dei carabinieri in pieno centro storico. Denunciato un 62enne per ricettazione

Il Faro on line – Brillante operazione dei carabinieri di Ardea, che a seguito di laboriose indagini condotte dal comandante della locale stazione, il Luogotenente  Antonio Landi, e coordinate dal comandante della Compagnia Carabinieri di Anzio Magg. Emanuele Gaeta, sono risaliti ad un deposito abusivo di reperti archeologici a ridosso dell’Ipogeo ed a una cinquantina di metri dall’area archeologica di Casarinaccio in pieno centro storico. Nella villa, sotto le mura ciclopiche, i Carabinieri hanno recuperato reperti archeologici di inestimabile valore. A valutare l’originalità dei reperti il celebre archeologo prof. Francesco Di Mario, soprintendente archeologico per il territorio di Ardea e dintorni. Di Mario, l’archeologo che ha portato alla luce proprio ad Ardea siti archeologici ritenuti tre le più importanti scoperte mondiali dell’ultimo secolo, è oggi direttore degli scavi archeologici di Casarinaccio area archeologica consegnata due settimane fa dall’assessore ai lavori Pubblici Giancarlo De Angelis affinchè – grazie ai finanziamenti dell’assessorato ai lavori pubblici -, possano essere riportati alla luce i reperti che la terra nasconde da secoli.
Da notizie non confermate ma neppure smentite, sembra che proprio per l’interessamento dell’assessore (che ha reperito un idoneo locale) i reperti resteranno ad Ardea. Gli oggetti ritrovati, sono un’urna funeraria in marmo, anfore, bassorilievi in marmo e terracotta, capitelli, un tronco di colonna, arnesi per la tessitura, vasellame e altre porzioni di reperti riconducibili a templi e tombe per centinaia di pezzi, alcuni risalenti al III sec. A.C. ed altri all’epoca imperiale.
Il proprietario della villa, un 62enne ardeatino, di professione idraulico, incensurato, è stato denunciato per ricettazione e possesso ingiustificato di reperti archeologici. Ora il Prof. Di Mario dovrà proseguire gli accertamenti sui reperti rinvenuti dai carabinieri di Ardea al fine di individuare i siti di provenienza.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Anzio e in particolare dei Militi del comandante Landi, proseguono intanto per verificare l’eventuale esistenza di un vero e proprio mercato di beni archeologici trafugati, nella zona. Per dovere di cronaca va ricordato come già qualche mese i Militi di Ardea, trassero in arresto un altro idraulico “appassionato” di archeologia nella cui abitazione  lul lungomare degli Ardeatini rinvennero altrettanti reperti.
Per l’impegno profuso dai Militi il sindaco di Ardea ha detto: “E´ l´ennesima conferma del grande valore storico culturale del nostro territorio. Congratulazioni ai Carabinieri per l´operazione condotta” “E´ l´ennesima conferma del grande valore storico culturale del patrimonio della città di Ardea”. “Con questi reperti – prosegue Eufemi – andremo ad arricchire il nostro museo che è in fase di costruzione. Contiamo entro qualche mese di portare a termine i lavori per permettere a tutta la cittadinanza di ammirare le bellezze ritrovate sul nostro territorio. Un territorio da sempre ricco di storia e cultura”. Alle congratulazioni del sindaco si è associato l’assessore all’archeologia Domenico Ferone.
Luigi Centore