Inquinamento acustico, un’intera famiglia sull’orlo di una crisi di nervi

4 ottobre 2009 | 22:42
Share0
Inquinamento acustico, un’intera famiglia sull’orlo di una crisi di nervi

Pomezia – Parte la denuncia alla Procura, e restano tante domande insolute

Il Faro on line – “Rumori ininterrotti e insopportabili… con conseguenze sullo stato psico-fisico dell’intera famiglia, soggetta ad un continuo stress e tensione tali da rendere difficoltoso l’assolvimento anche dei normali impegni quotidiani ed in particolare avevano ripercussioni sullo stato di salute di mia moglie, già malata”. A parlare è il signor Salvatore Murdaca, ma non lo fa semplicemente dalle colonne di un giornale. Ciò che abbiamo riportato è parte del contenuto di una denuncia formale presentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Penale di Velletri. Roba seria, insomma, non un semplice sfogo di un cittadino. “Perchè seria, serissima – spiega Murdaca – è la situazione che stiamo vivendo”. Nella denucnia si parla di un’azienda che ha i propri capannoni proprio vicino all’abitazione del signor Murdaca, e di un rumore intollerabile proveniente proprio dai capannoni in zona Santa Procula. “Quello che è gravissimo – spiega Murdaca – non è solo il livello del rumore, ma il fatto che questo continui praticamente tutto l’anno, salvo qualche raro stop, anche di notte. Capite bene che una vita così è impiossibile da vivere. Questa estate siamo stati costretti a tenere di notte le finestre chiuse per potert solo pensare di dormire. No, così non è vita…”
Per questo è scattata una denuncia penale, che ora sta lentamente facendo il suo corso. nel frattempo si sono susseguitie segnalazioni al Comune, sopralluoghi, verifiche dell’Arpa (“che però – sottolinea Murdaca – sono state fatte solo di giorno”), verifiche da periti di parte. Tutto senza arrivare ad una vera conclusione, e con i rumori che nel frattempo continuano. Della situazione, con lettera ufficiale datata 21 ottobre 2008, è stata interessata anche la regione Lazio. “la cosa che mi sconcerta – afferma ancora Murdaca – è il silenzio che c’è dietro questa vicenda. Eppure tutti sanno: al Comune di Pomezia, alla Regione, alla Procura. Pensi – racconta Murdaca – che la perizia fatta fare alla Ost, una ditta specializzata in rilevazioni fonometriche, ha evidenziato che il rumore generato dalle impianti sistemati vicino alla mia casa è – cito testualmente – ‘un rumore intollerabile in qualunque stimolo sonoro e non gradito all’orecchio umano, che per le sue caratteristiche di intensità e di durata può divenire dannoso per la salute dell’individuo”. Per dirla in termini tecnici, di notte a finestre aperte il dato riscontrato è di +14,5db oltre la soglia dei 3 db di legge e, a finister chiuse, è comunque di +8,7 db oltre la soglia dei 3 db. Un differenziale enorme, “Ecco perché – dice Murdaca – io e la mia famiglia non riusciamo più a vivere”. Il signor Murdaca proseguirà la sua battaglia in Tribunale, ma intanto restano alcune legittime domande: sono state fatte rilevazioni fonometriche che contraddicono la perizia di parte? Se sì, dove sono le attestazioni? E’ stata fatta una controperizia da parte dell’azienda chiamata in causa da Murdaca? Il Comune ha effettuato un sopralluogo con i vigili urbani? E’ stato mandato all’Arpa di emettere una relazione diurna e notturna sul problema denunciato alla procura? “E infine – conclude Muradaca – : che fine ha fatto l’iter della mia denuncia? Io non voglio fare la guerra a nessuno, voglio solo poter vivere in pace, e poter dormire come tutti i cittadini di Pomezia”.