La Consulta decide: ‘Il lodo Alfano è illegittimo’

7 ottobre 2009 | 19:10
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La Consulta decide: ‘Il lodo Alfano è illegittimo’

Il Faro on line – Il lodo Alfano è  illegittimo. E’ questa la sentenza emessa dai 15 giudici della Corte Costituzionale riuniti in camera di consiglio segreta a Palazzo della Consulta per decidere sulla costituzionalità della legge che sospende i processi per le quattro alte cariche dello Stato: i presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio.
La Corte Costituzionale, spiega la Consulta in una nota, “giudicando sulle questioni di legittimità costituzionale poste con le ordinanze numero 397/08 e numero 398/08 del Tribunale di Milano e n. 9/09 del Gip del Tribunale di Roma ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1 della legge 23 luglio 2008, numero 124 per violazione degli articoli 3 (principio di uguaglianza, ndr) e 138 (obbligo di ricorso a legge costituzionale e non ordinaria, ndr) della Costituzione. Ha altresì dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale della stessa disposizione proposte dal Gip del Tribunale di Roma”.
Il riferimento all’articolo 138 esclude, di fatto, la possibilità di tornare sulla materia con una legge ordinaria.


I processi

Sono due i dibattimenti in cui è imputato a Milano Silvio Berlusconi e che devono ricominciare dopo la decisione della Consulta di dichiarare illegittimo il Lodo Alfano. Un terzo procedimento, quello cosiddetto Mediatrade é ancora in fase di indagini preliminari e il pm Fabio De Pasquale starebbe lavorando per redigere l’avviso di chiusura delle indagini che, di norma, prelude alla richeista di rinvio a giudizio. In fase di dibattimento si trovano il processo sulle presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi da parte di Mediaset che vedono imputati il premier e parte del management Fininvest e quello in cui Berlusconi è imputato per corruzione in atti giudiziari con l’avvocato inglese David Mills.


In quest’ultimo processo la posizione del premier era stata stralciata e il dibattimento a suo carico sospeso per via del Lodo Alfano, ma i giudici della decima sezione del tribunale di Milano l’hanno proseguito per Mills che è stato condannato a quattro anni e sei mesi. Proprio venerdì, 9 ottobre, comincerà per l’avvocato inglese il processo d’appello in cui Berlusconi é stato chiesto come teste dalla difesa. Diversa la scelta dei giudici della Prima sezione del Tribunale che avevano il processo per tutti nella vicenda della compravendita dei diritti. In questo dibattimento, il premier e gli altri imputati sono accusati di una serie di reati societari per aver, nella ricostruzione dell’accusa, creato fondi neri ‘gonfiando’ i costi dei diritti.

La reazione di Berlusconi

“Vado avanti, ancora con maggior forza.  Non mi fermeranno, continuero’ a governare”.  Secondo quanto si apprende, Silvio Berlusconi ai vertici della Lega ricevuti a Palazzo Grazioli non avrebbe minimamente manifestato l’idea di fare un passo indietro. In realta’ la decisione della Corte costituzionale e’ arrivata ufficialmente soltanto al termine dell’incontro a Palazzo Grazioli, ma il Cavaliere spiega chi ha partecipato alla riunione – non pensa affatto di cambiare linea. Nella riunione – riferisce la stessa fonte – non si e’ nemmeno parlato di elezioni, si va avanti.