Mondiali di nuoto: sequestrati undici circoli sportivi

9 ottobre 2009 | 04:05
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Mondiali di nuoto: sequestrati undici circoli sportivi

Ostia – Sigilli per alcune strutture del Tredicesimo municipio

Il Faro on line – Nuovo maxi sequestro in 11 circoli sportivi della capitale di strutture realizzate senza i necessari permessi in occasione dei recenti campionati mondiali di nuoto. Il presidente del Circolo Canottieri Aniene Giovanni Malagò, che è stato anche presidente del Comitato organizzatore della manifestazione mondiale e 30 rappresentanti legali dei circoli che hanno subito il sequestro da parte dei vigili urbani della capitale sono indagati per violazioni delle leggi urbanistiche e paesaggistiche.
I sequestri che riguardano le strutture realizzate secondo quanto ritiene la Procura della Repubblica di Roma fanno seguito ai quattro già avvenuti nel giugno scorso nell’imminenza dell’avvio dei Campionati Mondiali di Nuoto. A firmare i provvedimenti sono stati il pubblico ministero Sergio Colaiocco e Delia Cardia che sono stati ritenuti fondati dal gip Donatella Pavone.
A subire i sequestri sono stati i circoli Cristo Re, Circolo Canottieri Acqua Aniene, Circolo tiro a volo-Polisportiva Parioli, Villa Flaminia, Polisportiva Città Futura, Agepi, Axa, Real Sporting Village, Roma Team Sport, Sport 2000 e Roma70. I quattro circoli che avevano subito sequestri prima delle gare erano stati il Salaria Sponting Village, Gap New City, Tevere Remo e Flaminio Sporting Club. Già in occasione di questi sequestri i pubblici ministeri avevano inviato un avviso di garanzia a Claudio Rinaldi commissario straordinario per i Campionati Mondiali di Roma 2009.
L’avvocato Riccardo Olivo, legale della Polisportiva Parioli Tiro a Volo, ha spiegato: “Viene contestato un reato edilizio, forse riguardante le modalità di autorizzazione a costruire, un vizio di forma e non di merito. Vedremo di riuscire a ottenere il dissequestro, altrimenti presenteremo ricorso al tribunale del riesame. In questo momento stanno subendo un danno le centinaia di bambini che usano le piscine in convenzione con le loro scuole”. La strada è in salita. La speranza è che nei prossimi giorni venga concesso almeno un utilizzo parziale delle sole strutture sportive.
Dall’inchiesta è emerso anche che il Comune non ha mai incassato 5 milioni di euro a titolo di oneri concessori imposti per la realizzazione di nuovi impianti. Si tratta di piscine, spogliatoi e altre strutture che sono andate ad arricchire i vecchi impianti dei circoli in questione.