‘Punteruolo rosso, il Comune affronti con decisione il problema’

12 ottobre 2009 | 23:56
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‘Punteruolo rosso, il Comune affronti con decisione il problema’

Fiumicino – Cini (Pd): ‘Allarme che rischia di trasformarsi in calamità naturale’

Il Faro on line –  E’ passato più di un anno e mezzo da quando il punteruolo rosso ha fatto la sua comparsa nel territorio di Fiumicino. Il bilancio è davvero catastrofico, per la facilità con cui l’insetto riesce a colonizzare le palme.
“Da allarme il problema del punteruolo rosso delle palme rischia di trasformarsi in “calamità naturale” – dichiara Roberto Cini, presidente del circolo Pd Aldo Moro –  Sono oltre cinquemila le essenze della specie nel nostro Comune e già oltre la metà è assalita dal ‘coleottero assassino’. L’Amministrazione Comunale non è andata oltre uno scarno comunicato del Sindaco del maggio 2008 con cui si invitava la cittadinanza a vigilare sullo stato delle palme nelle aree private annunciando la pubblicazione di una locandina informativa sull’epidemia in atto. Intanto anche le piante su suolo pubblico e nei giardini vanno incontro ad una lenta agonia senza che nessuno intervenga”.
Cini quindi, mette in luce la poca lungimiranza dimostrata dall’amministrazione, quando l’infestazione era appena agli inizi: “ In un comunicato del maggio 2008, con lo slogan ‘Proteggiamo il nostro verde’, il sindaco metteva in guardia la cittadinanza dall’insorgere dei primi segnali di infestazione da parte del Coleottero ‘Punteruolo Rosso’ dal nome scientifico ‘Rhynchophorus ferrugineus’. Nel comunicato veniva annunciata la pubblicazione sul sito del Comune,  di una locandina informativa per prevenire e combattere il problema. Da allora nulla più è stato fatto ed in più, oltre a lasciare i cittadini abbandonati a loro stessi, anche le piante di competenza dell’amministrazione stanno in gran parte morendo. La situazione ha ora assunto i connotati di una vera e propria calamità e, se ancora in tempo, riteniamo che l’assessorato all’Ambiente debba mettere in atto tutte le iniziative per fronteggiare l’epidemia”.
Per i cittadini che hanno avuto a che fare con la temibile larva, si è trattato di una vera catastrofe. La rimozione delle palme malate ha un costo elevato che oscilla, a seconda della dimensione della pianta, tra i 1.000 e i 2.000 euro.  
“L’Amministrazione dovrebbe a nostro avviso – prosegue Cini – indire una gara al ribasso per le ditte specializzate per le essenze pubbliche prevedendo una convenzione che consenta ai privati di poter affrontare il problema con notevole risparmio. Riteniamo inoltre che ci siano i presupposti per chiedere agli Enti sovra comunali sovvenzioni. In ogni caso al di là di questi suggerimenti è importante che il Comune prenda una volta per tutte in mano la situazione che rischia di far disperdere un immenso patrimonio verde del territorio. Sappiamo che l’Assessorato all’Ambiente è in una fase di assestamento per il trasferimento del dirigente, che visti i risultati non dovrebbe aver rappresentato una grossa perdita, ma il problema riveste carattere di massima urgenza e forse – conclude – sarebbe opportuno affidarsi alle capacità ed alla esperienza dei funzionari dell’assessorato che da anni operano sul territorio e dovrebbero essere in grado di operare almeno per salvare il salvabile”.