Baracche con famiglie e bambini sotto la rupe pericolante

12 ottobre 2009 | 00:11
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Baracche con famiglie e bambini sotto la rupe pericolante

Ardea – Situazione ad altissimo rischio in via delle Ortensie, ma le autorità stentano ad intervenire

Il Faro on line – Non sono bastate le segnalazioni e le ordinanze di inagibilità  dei Vigili del Fuoco di Pomezia, l’intervento della Polizia Municipale di Ardea e del Comando la locale stazione Carabinieri. Messina non ha insegnato nulla. E Ardea vede vivere sotto una rupe pericolante un vero e proprio villaggio di nomadi.

La rupe fu dichiarata inagibile oltre un anno fa e mai ripristinata; i massi potrebbero finire sulle case e
sulle baracche sottostanti in ogni momento, ricoveri che tra l’altro sono pieni di bambini. Un’ordinanza vieta di sostare sotto la parete tufacea ormai sfaldata dall’edilizia spontanea e dall’asporto del tufo, potrebbe essere sufficiente un buon acquazzone per innescare la tragedia. Tanta povera gente, rom di nazionalità italiana
di origine siciliana, vive in baracche, roulotte e abitazioni spontanee sotto il costante pericolo di crolli, ma nessuno sembra preoccuparsene. Qualche mese fa gli stessi carabinieri effettuarono dei controlli, la polizia Municipale eseguì dei provvedimenti giudiziari legati all’abusivismo edilizio, ma le persone sono rimaste lì,  sotto il pericolo. Non solo: lo stesso delegato del sindaco alla sicurezza pubblica e sociale Alberto Montesi, segnalò che il comune aveva autorizzato proprio giorni fa l’Enel a fornire l’energia elettrica all’accampamento, cosa questa – spiegò il delegato del sindaco, tra l’altro tecnico – che va in contrasto con la legge 47/85 e ancor più se il manufatto è posto sotto sequestro giudiziario.
Per dovere di cronaca va ricordato che da qualche anno gli abbattimenti dei manufatti abusivi sono sospesi, cosa questa che sta favorendo l’abusivismo edilizio soprattutto in zone a rischio.