‘Pomezia, mense scolastiche troppo care’

Il Faro on line – “Dall’inizio dell’anno scolastico 2009-2010 sono giunte a questo Assessorato numerose richieste da parte di cittadini residenti nel Comune di Ardea, i quali lamentano l’eccessivo costo del servizio mensa nelle scuole situate nel territorio del Comune di Pomezia, aumentato improvvisamente di alcune decine di punti percentuali rispetto all’anno scorso”.
E’ questa la segnalazione dell’assessore Domenico Ferone (nella foto) che sottolinea come il Comune di Ardea, in accordo con il Comune di Pomezia stia cercando di individuare una soluzione al problema “non prima, però, di aver avuto perfetta contezza delle dimensioni dello stesso”.
“Sono stati chiesti i dati relativi alla presenza di cittadini di Ardea nelle scuole di Pomezia ed essi saranno disponibili dalla metà di ottobre. Dalla loro analisi, si trarranno le conclusioni in ordine alle risorse ed alle misure necessarie alla soluzione del problema. Comunque, alla richiesta dello scrivente Assessorato – di una moratoria dei pagamenti del servizio mensa per i residenti nel Comune di Ardea – l’Assessore del Comune di Pomezia ha risposto che la sospensione dei pagamenti non può essere concessa”.
“Questo Assessorato – continua – tiene a sottolineare un punto della vicenda che ha fatto nascere il problema: la decisione del Comune di Pomezia – di applicare, a partire da quest’anno scolastico, ai non residenti nel proprio territorio comunale la tariffa piena per quanto concerne il servizio mensa – non è stata mai comunicata al Comune di Ardea che quindi si è trovato a metà settembre a dover fronteggiare un vero e proprio fatto compiuto. Inoltre, a quanto dichiaratoci dai numerosi residenti del Comune di Ardea che usufruiscono dei servizi scolastici nel Comune di Pomezia, tale decisione non è mai stata comunicata nemmeno a loro che pure sarebbero stati direttamente interessati.
L’Amministrazione comunale di Ardea, infine, assicura che sarà compiuto ogni sforzo sostenibile per garantire un contributo ai propri cittadini per fronteggiare l’improvviso aumento della tariffa loro applicata”.