Emergenza prostituzione, a Pomezia prende il via un progetto sociale

13 ottobre 2009 | 18:11
Share0
Emergenza prostituzione, a Pomezia prende il via un progetto sociale

Previsto un corso per operatori. Mirarci: ‘Il territorio deve essere inteso come contesto di integrazione’

Il Faro on line – “Tra le problematiche rilevanti che abbiamo dovuto affrontare dal primo momento del nostro insediamento, il fenomeno della prostituzione è apparso da subito nella sua gravità ed emergenza. Quindi è stata messa allo studio una proposta progettuale adeguata, abbiamo perciò lavorato in stretta sinergia con l’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Roma, cosa che ha permesso al Comune di Pomezia di essere inserito nel progetto Prendere il volo 3”.
Sono le parole di Anna Mirarci, assessore alle Politiche Sociali e per la Qualità della Vita del Comune di Pomezia che con questo progetto vuole mettere al cento la tutela e la promozione dei diritti umani, assieme all’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini, costruendo sistemi di convivenza. Il progetto è finanziato dal dipartimento Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Comune di Pomezia partecipa con un co-finanziamento di 15mila euro.
“Abbiamo deciso di partecipare – spiega – anche con fondi comunali sia perché crediamo nelle linee di intervento del progetto,  che conciliando la formazione degli operatori con il contatto in strada da parte delle unità mobili, ha l’obiettivo di attivare un sistema di rete; sia perché, come Amministrazione, vogliamo dare delle risposte adeguate, venendo incontro anche ai cittadini residenti nel quartiere di Santa Palomba che stanno subendo il fenomeno e che hanno il diritto di vivere in sicurezza”.
Il fenomeno della prostituzione, come tutti i fenomeni sociali, si caratterizza come universo complesso e articolato e, per questo, l’assessore sottolinea come vadano evitati approcci superficiali o semplicistici, al contrario vanno promosse politiche e azioni in grado di farsi carico della complessità. L’obiettivo dell’Assessorato alle Politiche Sociali è dunque quello di mettere al centro le persone e i loro bisogni e far propria la ‘cultura della cura’, che prevede in questo caso specifico di accompagnare i soggetti più fragili, ma tenere in conto gli interessi delle comunità locali.
“La prostituzione – prosegue Mirarci – non può essere assunta solo come questione di ordine pubblico e di sicurezza, ma è prima di tutto una questione sociale e va affrontata perciò con un approccio di sicurezza integrata. Negli interventi rivolti alla prostituzione e alla tratta, il territorio deve essere inteso non solo come luogo geografico, ma come contesto di integrazione su più livelli: pubblico – privato sociale, socio-sanitario, servizi – comunità locale, in un’ottica di collaborazione. “Attraverso questo progetto si vuole affrontare il fenomeno della tratta degli esseri umani e dei fenomeni ad essa collegati (prostituzione, sfruttamento e abuso delle donne e dei minori, sfruttamento lavorativo e dei minori per mendicità ed utilizzo nelle economie illegali) da un punto di vista che non sia repressivo. Per questo motivo, assieme all’unità di strada già attiva, a fine mese si terrà un primo corso rivolto ad operatori sociali, sanitari, del privato sociale e alla forze dell’ordine che operano sul nostro territorio. Scopo del corso è costruire un momento di scambio e confronto su questi temi, sulle normative nazionali che intendono fronteggiare il fenomeno e sostenere le vittime, sul sistema dei progetti di aiuto alle vittime. Inoltre si vuole fornire agli operatori semplici elementi per l’individuazione di persone a rischio di grave sfruttamento”.   

Durata e organizzazione del corso

Il corso di sensibilizzazione-formazione è articolato in moduli. Qui si propone il modulo base che verrà erogato in una mattina ad un primo gruppo di operatori.
Le aree tematiche trattate saranno :
1.    Il fenomeno della tratta di esseri umani  e  un modello di  intervento per  l’ aiuto
2.    La legge 228/03 e il sistema delle norme del Testo Unico sull’immigrazione di contrasto alla tratta e di tutela delle vittime (D-Lgsl 286/98).
3.    Indicatori per la valutazione del rischio
4.    Applicazione degli art. 13 /228 e 18/286 e approfondimenti sulle specificità relative al territorio del  Comune di Pomezia.
Si fornirà  ai partecipanti materiale scritto che descrive analiticamente i progetti in essere, i testi  di legge ed i contatti utili alla consulenza sui casi e all’invio. E’ previsto il rilascio di un attestato di presenza.