‘No al nuovo porto di Anzio’

16 ottobre 2009 | 23:50
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‘No al nuovo porto di Anzio’

Arrivano le prime adesioni nella località costiera alla petizione lanciata da Legambiente

Il Faro on line – “Due grandi inutili ‘parcheggi per barche’, che saranno quasi sempre ferme in porto; traffico, smog e posteggi per le automobili dei diportisti; un’enorme colata di cemento in mare e sulla costa: ecco, in sintesi cosa prevede il faraonico progetto per il nuovo porto di Anzio. Da 136.000 a 270.000 metri quadri lo spazio acqueo occupato, un’area quasi dieci volte più grande del centro storico della città, 300 metri di cemento per la banchina, fino a 1.082 unità posti barca.” Così si apre il testo della petizione, che evidenzia poi alcuni dei principali problemi che porterebbe l’infrastruttura. “Ripercussioni gravi sull’ecosistema litoraneo, a rischio l’apporto sabbioso, ora assicurato in particolare dalla foce del Tevere, più a nord. Il mare sarà meno pulito e più lontano dalla città, nascosto da file di barche ormeggiate a pontili privati inaccessibili”.

“Il nuovo porto-parcheggio non serve agli abitanti – ha dichiarato Anna Tomassetti, presidente Circolo Legambiente Le Rondini di Anzio e Nettuno- non serve ai pescatori che hanno bisogno di un progetto di ristrutturazione che non li butti fuori dal porto, né ai commercianti ed ai ristoratori, serve forse solo a chi lo costruirà guadagnando? Difendiamo il vecchio porto come parte viva di Anzio. Chiediamo di bloccare il progetto del nuovo porto: ad Anzio si continuano a costruire case che restano vuote per gran parte dell’anno, non riempiamo anche il mare di barche vuote.”

La petizione è rivolta al sindaco del Comune costiero, azionista di maggioranza della società Capo d’Anzio, l’azienda che dovrebbe realizzare il progetto; al Presidente della Provincia di Roma Zingaretti; al Presidente della Regione Lazio Marrazzo.

“Legambiente ribadisce il suo no al nuovo porto-dormitorio di barche ad Anzio, uno dei più impattanti progetti della nostra costa. – ha dichiarato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio – Con questa raccolta firme vogliamo avviare un processo di sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini, la cui adesione testimonia quale sia la loro volontà vera rispetto a questo progetto, che purtroppo nella nostra Regione è in buona compagnia di tanti altri, da Formia a sud fino alla foce del Marta a nord. Una nuova assurda e insensata cementificazione, per oltre 10mila nuovi posti barca, che va assolutamente sventata. L’impatto ambientale di queste opere sarebbe devastante, centinaia di ettari occupati in mare ed a terra, rischio per l’apporto di sabbia alle spiagge con danni per i cittadini, le imprese balneari ed il turismo. Sul futuro della nostra costa serve un ragionamento generale che deve fare la Regione, approvando finalmente il piano territoriale paesistico e definendo il piano porti puntando sulla riorganizzazione, la ristrutturazione e l’adeguamento dei bacini esistenti, come la stessa organizzazione degli imprenditori della nautica da tempo sostiene”.

Il progetto per Anzio, prevede che il bacino già esistente venga ristrutturato per complessivi 136mila metri quadrati, ed un totale di 791 posti barca per la nautica da diporto e 475 parcheggi; ad esso si aggiungerebbe un nuovo bacino da 134mila metri quadrati, per 291 posti barca da diporto, 103 imbarcazioni da pesca e 5 attracchi per natanti per trasporto passeggeri, nonché 1.095 parcheggi.

La “Goletta Verde nel Lazio” è la quarta edizione della campagna regionale di informazione e analisi sul litorale e sul mare del Lazio, organizzata dall’associazione ambientalista con il contributo dell’Assessorato all’Ambiente e Cooperazione tra i popoli della Regione Lazio.