Al Forte Sangallo la mostra di Nicola Belloni

21 ottobre 2009 | 19:13
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Al Forte Sangallo la mostra di Nicola Belloni

Appuntamento dal 27 ottobre al 6 novembre

Il Faro on line – Al Forte Sangallo sarà possibile visitare la mostra antologica di Nicola Belloni (1909 – 1999), ceramista e pittore originario di Visso, in provincia di Macerata, dal titolo “L’arte come missione e divulgazione”. L’esposizione, allestita da Leonardo Leopardi, è visitabile dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle 15,30 alle 19 ed è stata realizzata con il supporto del Comune di Visso che ha gentilmente prestato alcune opere della donazione dell’artista. Appuntamento dal 27 ottobre al 6 novembre.

Belloni, considerato uno dei grandi maestri dell’arte della ceramica del Novecento, da ragazzo fre-quentò la “Scuola d’Arte Ceramica” di Civita Castellana. In seguito, si trasferì a Roma, ove maturò le sue prime esperienze artistiche, lavorando a contatto con artisti famosi come Gentilizi, Tamburi, Mafai e Fazzini e di letterati come Ungaretti e Cardarelli. Nel 1947 venne chiamato come  Maestro d’Arte per la ceramica presso la “Scuola Artistico Industriale” di Isernia. Per quasi vent’anni egli si dedicò all’insegnamento. Negli anni Settanta, dopo un periodo dedicato maggiormente alla pittura, Belloni riprese la lavorazione della ceramica proprio nella città di Nettuno, presso il laboratorio di ceramica di Emma Gatti ed Antonio Silvestri. Da quel momento, Belloni portò avanti sia l’opera pittorica sia l’arte della ceramica.

“Nicola Belloni ottenne numerosi premi e riconoscimenti nel corso della sua vita – spiega l’Assessore alla Cultura Giampiero Pedace – attualmente, alcune sue opere sono custodite nel Mu-seo Internazionale della ceramica di Faenza, nel Museo Nazionale della ceramica di Vicenza, nel Museo Nazionale di Gubbio, nella Scuola d’Arte applicata di Parigi ed in diversi palazzi pubblici e privati di Isernia. Nel repertorio artistico di Belloni, largo spazio viene dedicato al mondo degli a-nimali. Parlando della sua opera, Antonio ‘Tonino’ Silvestri ha affermato che egli ha creato ‘un modellato vivo e palpitante, echeggiante a tratti l’avanguardia cubista, che si riveste di colori nuo-vi; una diversa concezione di ceramica, che riesce a fondere elementi plastici e cromatici in una in-scindibile unità”.