Infanzia, riparte l’attività dell’associazione ‘Happy time’

21 ottobre 2009 | 18:45
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Infanzia, riparte l’attività dell’associazione ‘Happy time’

Domani nel parco di via Stradella si svolgerà la festa di inaugurazione per la ripresa di corsi e laboratori

Il Faro on line – “Dopo varie difficoltà per trovare i locali adeguati per la ripresa dei corsi, siamo riusciti ad avere la disponibilità dei locali del parco di via Stradella per due giorni a settimana mentre per altri due giorni verremo ospitati nella Parrocchia di San Tommaso Apostolo”.
E’ con orgoglio la signora Lauria, una dei soci fondatori dell’associazione che illustra le iniziative in programma per i prossimi mesi. “A partire da novembre ricominceranno i laboratori di ceramica, cartapesta, i corsi di arti manipolative, pittura d’acquarello, di psicomotoria, chitarra, musica, propedeutica musicale, canto, teatro, graffiti, break dance”.
Tutte le iniziative sono rivolte a un bacino di utenza che va dai tre ai diciotto anni, per disabili e non. Martedì 27 e giovedì 29 ottobre ci saranno altri due appuntamenti sempre nel parco di via Stradella, dalle ore 16.30 alle 18.00, per iscriversi e chiedere informazioni. L’associazione, formata da genitori di bambini disabili e non, si propone dall’autunno del 2005 di condividere le proprie esperienze e sensibilizzare le famiglie alle problematiche della disabilità.
“Dal febbraio del 2008, – spiega – grazie alla collaborazione con la cattedra di Pedagogia Speciale dell’Università Roma Tre, abbiamo creato un gruppo di counselling di supporto alle famiglie, in modo che possano confrontarsi e aiutarsi.” I laboratori e i corsi diventano in questo caso soprattutto un centro di incontro e di aggregazione, di cui la zona dell’Infernetto e non solo ha bisogno. Fino a maggio i ragazzi potranno sperimentare un nuovo linguaggio espressivo attraverso il gioco, la creatività e l’immaginazione; il tutto nel rispetto delle reciproche diversità che permetterà un arricchimento personale in un contesto di effettiva parità. Incontrarsi con gli altri acquista in questa situazione un grande valore che può aiutare nella costruzione di una società civile che non emargina ma rispetta tutti”.
Cristina Manzo