‘Sanità, a Fiumicino non possono bastare i… requisiti minimi’

21 ottobre 2009 | 15:16
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‘Sanità, a Fiumicino non possono bastare i… requisiti minimi’

Gonnelli, Graux e De Vecchis contro il piano portato avanti dalla Barozzi

Il Faro on line – “Siamo stanchi delle promesse non rispettate della dottoressa Barozzi, così come siamo stanchi delle dichiarazioni della Asl che continua ad aumentare i servizi collaterli senza però garantire il pronto intervento e dunque il diritto alla vita”. E’ la posizione espressa dal presidente del Consiglio comunale di Fiumicino, Mauro Gonnelli, in merito allo spostamento di personale infermieristico da Fregene al poliambulatorio di via Coni Zugna. “Come si fa a drie – rincara la dose il capogruppo Pdl in consiglio, Massimiliano Graux – che il poliambulatorio avrà più servizi quando da un’altra parte del territorio si va a diminuire la presenza infermieristica. Per Fiumicino è una specie di gicoo delle tre carte dove a perdere sono sempre i cittadini. Quanto al casodel bimbo di Fregene – prosegue Graux – va sottolineato come a salvargli la vita sia stato l’intervento del medico dell’eliambulanza che, dotato di attrezzature adatte, ha potuto intubarlo e stabilizzarlo per poi farlo trasportare al Bambin Gesù con un’ambulanza normale”.
“Spostare due infermieri da una parte all’altra – sottolinea il consigliere William De Vecchis – non può certo passare come un apliamento dei servizi per il territorio. E ci farebbe piacere che anche qualche esponente della sinistra di Fiumicino, al di là degli steccati politici, scendesse in campo a difendere la sanità del territorio. A meno che non pensi di andqare a spiegare alla gente come si coniugano la comunicazione affissa alla Asl che parla esplicitamente della riduazione del numero di infermieri a Fregene con le promesse di non depauperare i servizi sanitari sul territorio di Fiumicino”.
“La Barozzi – conclude Gonnelli – ha detto pubblicamente che la Asl ha rispettato i requisiti di legge fornendo i requisiti minimi di erogazione di servizi. E’ proprio qui il punto della nosta battaglia. E’ impensabile fermarsi ai ‘requisiti minimi’ con una città che sta crescendo sempre più e che si va proponendo come una città cardine per tutto un sistema turistico-commerciale-residenziale che ha come punto di riferimento la vicina Capitale. In questo senso ci dovremo attrezzare a Fregene di un’area adatta per l’atterraggio dell’eliambulanza, che l’ultima volta, grazie nalla perizia del pilota, è atterrata in mezzo alla strada. Altro che ‘requisiti minimi’…”