‘Legalità e moralità: principi guida dell’azione di governo’

22 ottobre 2009 | 19:35
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‘Legalità e moralità: principi guida dell’azione di governo’

Fiumicino – La replica del Pdl alle critiche del Pdsulla questione morale dell’amministrazione

Il Faro on line – “Se il Pd conosce fatti concreti facesse nomi e cognomi. Se tacciono diventano automaticamente complici di chi eventualmente ha delle incompatibilità con il ruolo che ricopre. I veri danni al nostro Paese sono stati creati dall’omertà”.
E’ l’incipit della replica degli esponenti del Popolo della Libertà al contenuto di un volantino a firma del Partito democratico in cui veniva ribadita “la necessità della legalità e della moralità politica soprattutto a livello locale”.
 â€œI cari colleghi del Pd – spiegano – sono stati più volte invitati a fare nome e cognome di eventuali consiglieri o assessori che possono avere delle incompatibilità con il ruolo che occupano nell’amministrazione. E ancora una volta, anziché portare fatti concreti alla valutazione dell’assise continuano a lanciare il sasso e nascondere la mano. La nostra amministrazione ha fatto della legalità e della moralità i principi guida dell’azione di governo locale mentre c’è ancora chi sorride per le assegnazioni dei Pua (ovvero i chioschi sulla spiaggia) effettuate dalla Giunta Bozzetto che evidenziavano la presenza di molti amici degli amici. Sfidiamo i falsi moralisti di sinistra a dichiarare quali convenzioni urbanistiche ha sottoscritto la Giunta Canapini visto che gli atti amministrativi parlano chiaro: quasi tutte le convenzioni si è sbrigate a firmarle sempre la Giunta Bozzetto. Per non parlare del piano regolatore generale, approvato ad unanimità all’epoca della giunta di centrosinistra, – con l’approvazione definitiva della Regione Lazio guidata da Marrazzo – e sempre votato ad unanimità dall’intero consiglio comunale. Quindi approvato anche con i voti del partito democratico. La cosa che ci dispiace è che chi si arroga il diritto di sbandierare ai quattro venti volantini ipocriti e falsi è per di più ignorante, non in senso offensivo, ma proprio di non conoscenza delle leggi e delle norme della macchina amministrativa che dovrebbe controllare. Infatti non sono gli assessori che approvano le delibere di variante urbanistica, ma i consiglieri comunali. E ciò testimonia che continuano a dichiarare il falso. Così come dichiarano il falso quando parlano di funzionari inquisiti per reati  contro il patrimonio che rimangono al loro posto. Premesso che essere inquisito non vuol dire essere condannato, ma semplicemente che c’è una indagine in corso. Ma se per i colleghi del Pd questo dovrebbe essere un principio da applicare i primi a dover buttare fuori funzionari e dirigenti dovrebbero essere i loro colleghi della Regione Lazio. Perché Marrazzo non caccia i funzionari per i quali vi sono indagini in corso? Concludendo, la verità è sotto gli occhi di tutti, i colleghi del Partito Democratico a livello locale, così come a livello nazionale, non avendo argomenti concreti né tanto meno idee e uomini per valide alternative, pur di ottenere visibilità si attaccano a tutto, dal pettegolezzo alla via giudiziaria nell’estremo tentativo di ribaltare il consenso popolare”.
“Speriamo vivamente, per il bene del nostro paese, – concludono – che il Partito democratico continui a perseverare con questa ridicola strategia, con la certezza che la sua azione fungerà da volano alla vittoria del PdL nelle prossime elezioni regionali”.